SERAVEZZA. Cento fotografie che comprendono le immagini di 50 anni di guerre:  dal Biafra al Vietnam, dalla ex Jugoslavia fino alla Cecenia, ma anche i suoi ultimi lavori dedicati alla Versilia, sua terra d’origine. Arriva a Palazzo Mediceo – con inaugurazione sabato 28 alle 17 – la personale del grande fotografo Romano Cagnoni ““Memorie sovvertite – Upside down memories” che aprirà la nona edizione di “Seravezza Fotografia”, la manifestazione di respiro nazionale che ogni anno coniuga con successo i grandi nomi della fotografia internazionale con il mondo amatoriale, organizzata dalla Fondazione Terre Medicee, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza con il patrocinio della FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) e la direzione artistica di Ivo Balderi.  La mostra “Memorie sovvertite” rimarrà aperta per tutta la durata della kermesse fino al 9 aprile. Cagnoni è un artista importante perché capace di far riflettere i sul nostro passato recente ma anche su la realtà di oggi, convinti che la cultura possa essere uno strumento di formazione delle nostre memorie e delle nostre coscienze attraverso una serie di grandi immagini a colori, vere e proprie “Memorie sovvertite”  che raccontano il degrado dell’ambiente e della natura. “Ho voluto rappresentare la mia terra in un modo che definirei surrealista –  spiega Cagnoni – perché ho avvertito un senso di smarrimento. Dove prima c’erano dei campi oggi ci sono solo strutture architettoniche banali e da li è partita la mia ricerca usando solo La macchina fotografica senza in nessun modo alterare le immagini con il ritocco digitale”. La manifestazione prevede anche tre mostre nelle Scuderie Granducali adiacenti al Palazzo Mediceo. Quella di Enrico Genovesi dal titolo “Femina Rea” dal 28 gennaio al 19 febbraio. Un fotoreportage sulla carcerazione femminile nel contesto di più penitenziari italiani. Un singolare spaccato di vita che, benché molto vicina, raramente trova in tutti noi momenti di riflessione. Livio Senigalliesi espone dal 21 febbraio al 18 marzo con “Sguardo incrociato. Immagini di tragedie vicine e lontane da noi”. Una serie di scatti sulle vittime delle guerre degli ultimi decenni e la dura condizione umana degli immigrati in Italia: due percorsi paralleli che impegnano Senigalliesi da anni nel segno della fotografia come strumento di denuncia. Infine l’antologica di Enrico Cei un fotografo dalle forti potenzialità di indagine nelle problematiche sociali e umanitarie dal titolo “Qui, oggi” dal 20 marzo al 9 aprile. Una giovane promessa Francesco Vignozzi, espone nella birreria “La casa sul fiume” dal 28 gennaio al 9 aprile con “Qualcosa di strano a Lampedusa”. Sempre ispirato alla cronaca la mostra di Stefano Morelli, altro giovane fotografo promettente che presenta i suoi scatti nella Cappellina Medicea dedicati alla tragedia ferroviaria di Viareggio e agli abitanti di via Ponchielli. Non mancheranno i workshop con la partecipazione di grandi della fotografia come Enrico Genovesi il 18 e 19 febbraio, Livio Senigalliesi il 10 e 11 marzo, Gabriele Danesi sabato 3 e domenica 4 marzo, Enrico Cei sabato 23 e domenica 24 marzo e quello del week end di Pasqua. Inoltre corsi di fotografia e incontri di cultura fotografica come quello di Francesco Vignozzi il 5 febbraio, “Il carcere di Eva” sabato 11 febbraio sempre con Genovesi, l’incontro di Senigalliesi con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Carrara il 22 febbraio che sarà trasmesso in diretta streaming sul portale ufficiale della Toscana www.intoscana.it, ed Enzo Cei sabato 24 marzo. Infine la lettura di portfoli fotografici a cura della Fiaf sabato 31 marzo. La mostra “Memorie sovvertite – Upside Down Memories” di Romano Cagnoni sarà aperta dal 28 gennaio al 9 aprile a Palazzo Mediceo, dal martedì al sabato dalle 15 alle 19.30 e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30. Biglietto: intero, 5 euro  e ridotto, 3 euro.

 

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ultimo aggiornamento: 27-01-2012


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