FORTE DEI MARMI. Il movimento Fuxia People, tramite la sua rappresentante Maria Teresa Baldini,  si schiera contro l’amministrazione comunale per l’atmosfera di critica e personalismi tra le associazioni.

“Fuxia People si propone per un modo nuovo, vicino ai cittadini nella gestione della salute e in particolare dell’handicap. Non è tollerabile che un’amministrazione, nella figura dei suoi assessori dopo cinque anni di gestione, non sappia fare altro che creare un’atmosfera di critica e di personalismi tra le associazioni. Fuxia People si pone come un movimento che vuole modificare concretamente quella che fino ad oggi non è stata un’assistenza all’handicap che non ha portato niente di veramente tangibile. Le associazioni sono state costrette a provvedere di propria iniziativa a fornire un’assistenza spontanea fornita da familiari o volontari che ogni tanto ricevono, soprattutto in campagna elettorale,  insufficienti finanziamenti comunali. Questa amministrazione non ha realizzato concretamente niente per quanto riguarda aspetti sanitari e sociali. Niente di fatto per gli anziani, per i malati e per i disabili. Per Fuxia People la priorità socio sanitaria è fondamentale, la persona con il suo contesto familiare deve essere aiutata per raggiungere una situazione di indipendenza. Il discorso sui disabili è nato da una riunione con la presidente dell’associazione ABC di Forte dei Marmi che ha presentato le problematiche attuali dei ragazzi con problemi. Fuxia People vorrebbe realizzare al Forte un centro per la PET therapy che possa venire incontro alle problematiche dell’handicap come è dato conclamato da esperienze e letteratura medica. Gli animali interagiscono positivamente con i giovani. La presidente dell’ABC coerentemente ha partecipato all’evento Fuxia presso il centro ippico Versilia che ha organizzato un corso di ippoterapia gratuito per i disabili. Nessun ragazzo down era presente come ha stato riportato sui giornali. E’ triste come la disinformazione sia usata da alcuni, a fini elettorali per screditare ed impedire interventi sanitari che possono essere di aiuto per tutta la comunità a costo zero. A differenza di altri io come medico ho quotidianamente presente la sofferenza, il mio intervento è finalizzato a ridurla. Non vi sono nel mio agire interessi speculativi ma solo la presa di coscienza che le cose devono cambiare in quanto per me al di là di tutto la società più che di ricchi e poveri, dipendenti e datori di lavoro, si divide in sani e malati e il mio operare è finalizzato a curare e lenire la sofferenza”.

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