CAMAIORE. “Che senso ha portare in approvazione il bilancio consuntivo, in attivo, e non presentare quello preventivo paralizzando di fatto l’amministrazione comunale di Camaiore?”. Lo chiede il partito liberale di Camaior.

“A cosa è dovuto questo dietrofront? Davvero non ci sono i tempi tecnici, o c’è altro?

“É giusto che i cittadini capiscano bene cosa sta accadendo perchè toccheranno a loro le conseguenze di un atto che potrebbe rivelarsi “scellerato”. Il bilancio ha una scadenza: il 30 giugno. Se il sindaco verrà eletto al primo turno ci saranno 15 giorni di tempo in più, ma se si dovesse andare al ballottaggio, ipotesi non del tutto peregrina, si arriverà con i sassi alle porte. E un’altra conseguenza gravissima, a parte il probabile slittamento di impegni di spesa per i lavori pubblici, il sociale, ecc, verranno bloccati i pagamenti: una situazione – per altri versi – già nota alle cronache per quanto accaduto al comune di Viareggio con la cooperativa sociale Crea”.

“E’ giusto fare la campagna elettorale – aggiunge il PLI – ma non è giusto farla dai banchi del consiglio comunale e soprattutto rischiando di mettere in grosse difficoltà non solo la prossima giunta, ma l’intera cittadina”.

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