VIAREGGIO. Un’interrogazione sulla pista ciclabile in via Aurelia Sud, a Bicchio, nel tratto compreso tra la ferrovia e la via Comparini: a presentarla è Chiara Romanini, consigliere comunale del Pd.
“Nel suddetto tratto sono iniziati, non più di un mese fa, una serie di lavori finalizzati allo spostamento, lato monte, del moncone di pista ciclabile che ivi esisteva e la costruzione dei marciapiedi sul lato mare.
“Sono stati, inoltre, costruiti dei cordoli in cemento per delimitare il nuovo tracciato della pista ciclabile ed evitare l’ingresso delle auto.
“Attualmente il tracciato ciclabile è limitato da jersey bianchi e rossi, in quanto angusto e disagevole poiché all’interno della pista stessa si trovano molteplici platani che rendono impossibile il transito delle biciclette.
“Tanto è che l’individuazione della zona ciclabile, al momento, non è facile. Infatti i cartelli che indicavano il vecchio tracciato sono stati rimossi, quelli che dovrebbero indicare il nuovo hanno fatto una breve apparizione per poi scomparire di nuovo mentre sulle traverse dell’Aurelia lato mare, sono ancora visibili i cartelli che indicano la vecchia pista.
“Come appare evidente, la situazione è assolutamente confusa e, quindi, pericolosa.
“A sostegno di quest’analisi vi è anche il fatto che neppure gli attraversamenti pedonali sono stati ripristinati lasciando così gli automobilisti, i ciclisti ed i pedoni in uno stato di incertezza sulla viabilità.
“Ovviamente le biciclette continuano a percorrere la vecchia pista dato la non agibilità del nuovo tracciato con alti rischi per l’incolumità perchè anche le auto, nella giungla stradale, non vedendo segnaletica superano sia a destra che a sinistra rendendo ancor più pericoloso il percorso dei mezzi non a motore.
“Questo stato di cose è stato segnalato all’ufficio del cittadio già in data 23 marzo 2012 ma ci porta a porre al Sindaco alcune domande:
– Come mai si è spostata lato monte la pista ciclabile?
– Come mai non è stata messa in sicurezza?
– Dopo gli ultimi incidenti (purtroppo anche mortali) dovuti, probabilmente, anche alla scarsa manutenzione delle strade, della segnaletica e di una chiara indicazione per gli utenti, non sarebbe il caso di fare modifiche stradali con senno e con un minimo di organizzazione avendo sempre presente, in primis, la sicurezza dei cittadini?”
