VIAREGGIO. Sì al commissariamento per il Partito Liberale. Come spiega ANTONIO CANTIERI, presidente provinciale PLI è infatti necessario un rinnovamento in città.
“Il passo in avanti di Manuela Granaiola, ora che mancano 8 giorni al count down della giunta Lunardini, da una parte ci fa piacere perchè ha avuto il coraggio – tipico delle donne – di proporsi. Dall’altro ci inquieta perchè ci aspettavano un giovane del Pd, o al massimo primarie tra un “novello” Del Dotto e un uomo della vecchia guarda come Caprili.
Ora: come Partito Liberale crediamo veramente che ci voglia un profondo rinnovamento, che passi sì da un governo di tecnici, se non propriamente “tecnico” come lo stiamo vivendo ai massimi vertici, che con la loro esperienza riescano a governare Viareggio come questa città chiede.
Il Partito Liberale infatti sta già lavorando con commissioni specifiche di studio per arrivare preparato alle amministrative 2013. E’ infatti indispensabile che la politica riparta dalla città e dai suoi cittadini, tornando laddove era iniziata. Nelle piazze. Per questo chiederemo la collaborazione di tutti, a partire dalle liste civiche.
Perchè la città questo vuole: un profondo radicale cambiamento che azzeri tutti i danni provocati da Marcucci e proseguiti da Lunardini, che non è stato in grado, grazie anche a una squadra di persone “di buona volontà”, ma impreparate, di dare quella virata di cui c’era bisogno. E il risultato lo vediamo.
Come Partito Liberale chiediamo quindi che il sindaco non vada a ricomporre una nuova giunta, ma lasci venire il commissario in modo che, una volta risanati i conti pubblici, chiunque venga ad amministrare riparta da zero.
Senza più indugi, senza più scuse e alibi.
Per la città non è la scelta migliore, ma lo sappiamo, il medico pietoso fa la piaga puzzolente.
E poi una giunta “ricattata” e ricattabile non sarebbe una giunta serena.
Pazienza se i lavori resteranno a metà, se il Piazzone dovrà aspettare, se la città si degraderà ancora un po’. A questo punto non si può più sperare. Ci si deve rimboccare le maniche e guardare avanti per far tornare la città e i suoi cittadini protagonisti delle scelte”.
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