MASSAROSA. “Purtroppo quanto riferitomi dal ns consigliere provinciale Francesco Pioli, l’esito della commissione provinciale di ieri aldilà delle parole non è affatto rassicurante sul destino della variante Sarzanese a Piano del Quercione”.
Lo scrive Alberto Coluccini, coordinatore comunale dell’Udc alla luce della notizia del mancato finanziamento dell’opera attesa sul territorio da anni.
“La sinistra al governo – aggiunge – sia a livello comunale che provinciale e regionale si era presentata come i tre moschettieri ai cittadini di Massarosa e Piano del Quercione oggi invece pare più orientata al gioco delle tre carte sulle spalle dei cittadini del nostro comune.
“L’accordo sulla realizzazione della variante Sarzanese, assolutamente necessaria per il nostro territorio, probabilmente l’opera più importante, fu già sottoscritto tra la precedente amministrazione ad altra guida, la provincia e la regione.
“Alla fine dello scorso anno – ricorda Coluccini – ci allarmammo per aver riscontrato che la regione non aveva inserito la variante tra le opere da finanziare, ma l’assessore ai lavori pubblici di Massarosa prometteva il cantiere aperto al massimo per il 2014 e la provincia confermava che l’opera sarebbe stata presente nel piano triennale delle opere appunto per il 2014, pertanto tutto a posto e nessun problema per loro, fino ad oggi.
“A distanza di pochi mesi, ma tempo prezioso drammaticamente perso per potere ancora intervenire e vedere davvero la realizzazione dell’opera, si rendono finalmente conto che senza la regione l’opera è irrealizzabile.
“Dunque le rassicurazioni dell’attenzione al nostro territorio con la sicura realizzazione di due rotonde, una con costi peraltro a carico di Salt è fumo negli occhi, come lo è l’annunciato incontro tra provincia e comune di Massarosa per siglare un accordo di priorità dell’opera che già c’è da diversi anni.
“Probabilmente questa amministrazione – conclude l’esponente dell’Udc – non riesce ad avere il giusto peso nei confronti dei suoi referenti politici che governano il territorio. Non possiamo più accettare questo gioco dell’oca, Piano del Quercione e Massarosa hanno bisogno di fatti, non di comunicati stampa od ordini del giorno annunciti che lasciano il tempo che trovano”.
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