VIAREGGIO. Piermario Morosini, il 25enne calciatore del Livorno morto questo pomeriggio (14 aprile) durante la partita con il Pescara, era considerato uno dei tanti talenti del calcio azzurro. E, al pari di molti altri che lo hanno preceduto e seguito, è passato pure lui dalla Coppa Carnevale, il torneo mondiale di calcio giovanile che mette in mostra i campioni del domani.

Morosini aveva preso parte alle edizioni 2004 e 2005 con la maglia dell’Atalanta, la squadra della sua città natale. La prima apparizione non era stata delle migliori: gli orobici uscirono al primo turno nel girone che comprendeva anche Cittadella, Genoa e OFK Belgrado. In quella squadra figuravano, tra gli altri, Tiberio Guarente, Riccardo Montolivo e Giampaolo Pazzini.

Andò leggermente meglio l’anno successivo, quando i bergamaschi furono comunque eliminati agli ottavi di finale dal Genoa. Morosini giocò tutte le quattro partite disputate dall’Atalanta in quella edizione. Il centrocampista lombardo avrebbe poi preso parte, quattro anni dopo, agli Europei Under 21 con la maglia della nazionale, assieme a tanti altri ragazzi passati dalla Coppa Carnevale come Mario Balotelli, Sebastian Giovinco e Claudio Marchisio.

Parole di dolore e di sconforto arrivano da Alessandro Palagi, presidente del Cgc: “Anche il Torneo di Viareggio piange la scomparsa di Morosini – dice il numero uno bianconero -, avvenuta troppo prematuramente.

“Questo è un momento bruttissimo per il mondo del calcio, Morosini veniva considerato come un centrocampista dal grande avvenire. Non sta a me parlare delle cause che hanno provocato la morte di Piermario – aggiunge Palagi -, sarà la FIGC a indagare su questa tragedia”.

(ha collaborato Gabriele Noli)

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