VIAREGGIO. “Come familiari delle vittime del disastro marittimo del Moby prince del 10 aprile 1991 e del disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 abbiamo ritenuto giusto essere presenti al seminario europeo ‘Conciliare sicurezza marittima e sviluppo del trasporto passeggeri’ che si è svolto all’isola del Giglio il 12 e 13 aprile.” Si affida ad un volantino Claudio Menichetti de “Il mondo che vorrei”, l’associazione che riunisce i familiari delle vittime della strage di Viareggio, per ricordare la vicinanza dei viareggini a quanti hanno perso amici e parenti nel disastro della Concordia.

“L’iniziativa è stata promossa dalla Regione Toscana, a 90 giorni dall’avvenimento, ed intende fare prevenzione e migliorare la sicurezza.

“C’è urgente bisogno di promuovere iniziative all’altezza della gravità della situazione per evitare stragi con centinaia di vittime come quelle avvenute in questi anni dal Moby Prince a Linate, da Viareggio alla Costa Concordia.

“C’è bisogno di iniziative, mobilitazione e proposte concrete per la sicurezza, la verità e la giustizia al fine di impedire che le stragi siano dimenticate, restino impunite e far sì che non abbiano a ripetersi.

“Siamo stati al Giglio come siamo stati il 5 e 6 aprile a L’Aquila, per il terzo anniversario del terremoto, ed il 10 aprile a Livorno, per i ventuno anni dalla strage del Moby Prince, con impegno, sacrificio e dolore.

Lo abbiamo fatto per esprimere solidarietà a chi ha subito le conseguenze di questa immane tragedia, seguire i lavori ed intervenire nel dibattito per contribuire agli obiettivi del Seminario, invitare quanti sono interessati a stabilire contatti con i familiari delle vittime dei disastri del Moby e di Viareggio e di altre tragedie simili per socializzare le nostre esperienze e valorizzare i risultati strappati con tanta fatica ed impegno.

“I familiari delle vittime della Concordia devono sapere che non saranno mai soli e, quando lo vorranno, noi ci saremo, per aiutarli in un percorso difficile qual è sempre l’accertamento della verità e il bisogno di giustizia.”

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