PIETRASANTA. “Ho letto con attenzione l’intervento sulla stampa delle rappresentanti del “Movimento cittadino per la sopravvivenza” che pone dei problemi certamente sentiti in questo momento, partendo però da presupposti non del tutto esatti”. Inizia così una lunga lettera aperta che il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi scrive per fare chiarezza sulle questioni economiche.

“Leggendo con attenzione quello che ho dichiarato alla stampa locale emerge, infatti, che io non ho parlato di tasse ed imposte da applicare al massimo. Semmai ho detto proprio il contrario, cioè che non voglio essere il sindaco che tartassa i propri cittadini per conto dello Stato.

“Ho anche annunciato che non aumenterò la tassa sui rifiuti, né quella sul suolo pubblico e quasi certamente nemmeno l’IRPEF comunale. Ho anticipato già altre volte che le tariffe dei servizi a domanda individuale e di quelli sociali rimarranno sostanzialmente invariate. Ho anche confermato che l’IMU sulla prima casa a Pietrasanta sarà applicata con l’aliquota base del 4 per mille.

“Quindi, se questi cittadini sono giustamente contrari all’IMU, prima di tutto dovrebbero rivolgersi a chi l’ha istituita: di certo non è il Comune di Pietrasanta, che si trova comunque obbligato ad applicarla a fronte del taglio completo dei trasferimenti da parte dello Stato. Per fare un esempio concreto, nel 2009 al Comune di Pietrasanta arrivarono 5 milioni di euro di trasferimenti dallo Stato, a fronte dei presumibili zero del 2012.

“E dunque per mantenere tutti i servizi indispensabili ai cittadini e che solo i Comuni garantiscono in questo periodo di crisi, è necessario trovare nuove risorse. Il governo Berlusconi a suo tempo ha inventato l’IMU per dare ai Comuni la possibilità di nuove entrate, e dato che c’era ha anche deciso di prendersi il 50% di tutte le entrate della tassazione delle seconde case.

“Detto questo, una volta che sarà chiarito come applicare l’IMU e quale potrà essere il gettito per il Comune derivante dall’applicazione dell’aliquota base, decideremo in un confronto con cittadini, sindacati ed associazioni cosa fare per garantire da una parte l’equilibrio finanziario del Comune e dall’altra per non gravare ulteriormente su lavoratori ed imprese.

“Siano ben chiari altri due aspetti: il primo è che il Comune in tre anni deve recuperare dieci milioni di euro – scusate se è poco – di residui attivi non più esigibili lasciati dalla amministrazione di centrodestra i cui esponenti si dovrebbero vergognare a parlare. Questo recupero si potrà fare solo vendendo immobili di proprietà comunale. Se non ci fosse stato questo enorme buco potremmo affrontare ben diversamente anche le problematiche delle imposte locali, altro che tormentone, sono dieci milioni che mancano dalle casse comunali e quindi anche dalle tasche dei cittadini.

“Il secondo è che la mia amministrazione sta già facendo tutto quello che è possibile fare per ridurre i costi dell’apparato e in generale le spese dell’ente: dal 2009, ultimo anno del centrodestra, la spesa per il personale è diminuita di ben 640mila euro; quella per consulenze esterne è passata da 400 mila a 160 mila euro e le spese per incarichi nelle partecipate del Comune sono diminuite di oltre il 50%.

“Su questa strada continueremo, ma già queste semplici cifre dimostrano qual è la differenza tra noi e chi ci ha preceduto.

“Per concludere, sono disponibile al confronto con cittadini e comitati, ed in particolare con il “Movimento cittadino per la sopravvivenza”, ma questo deve avvenire nella consapevolezza piena della realtà dei fatti, delle responsabilità ed anche delle possibilità di intervento che ha il Comune.”

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