A votare a favore della sfiducia, oltre all’intera opposizione, i consiglieri Vassalle di Fli, Sergiampietri di Vivere Viareggio e Paolo Spadaccini dell’Udc. Contro la mozione invece, oltre che l’intero Pdl, anche i tre consiglieri di cui si temeva la scelta: Bolognesi, Puccinelli e Di Santo, tutti e tre contrari.
Diversa l’interpretazione della maggioranza, che pure non ha risparmiato le critiche a sindaco e giunta. In particolare Bolognesi, Pdl, nel suo intervento ha sottolineato come “i problemi ci sono e vanno risolti”. Ad esempio l’eccessiva distanza tra giunta e consiglio comunale. Le riunioni di maggioranza che “vedono partecipare sempre elementi esterni”. Le “divergenze tra assessori e dirigenti”. E ancora le spese, ad esempio per le partecipate, troppo elevate: “dovremmo ridurre da 9 a 5 gli assessori, e prevede che l’assessore al bilancio sia anche presidente della Patrimonio”. Lo stesso Bolognesi ha sottolineato come spesso abbia fatto mancare il suo voto alla maggioranza. “Ma questa – ha detto in conclusione – è una mozione politica, e in quanto tale voto contro e continuo, spronandolo a fare sempre di più e meglio, a sostenere il sindaco Lunardini”.
Non sono mancati attimi di tensione durante la discussione. Tra alcuni consiglieri (ad esempio Tozzi contro Battistini, oppure Nicoletti contro Viani, o il presidente del consiglio Spadaccini contro l’assessore Antonio Cima). Ma anche tra consiglieri e pubblico, che per questa particolare discussione era giunto in Municipio in gran massa. Almeno 2-300 persone ad assistere alla discussione e poi al voto sul futuro della città.
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