VIAREGGIO. “Di quali dati rassicuranti parla l’assessore regionale Scaramuccia? È possibile che si tratti dei dati dell’indagine epidemiologica della quale parliamo?”: sono queste le domande che pongono, e si pongono, le dieci associazioni che compongono la Rete Ambientale della Versilia.

“Al momento, dalle parole dell’assessore Scaramuccia e dai documenti pubblicati nel sito web della ASL 12 Viareggio, ci sembra possibile dedurre soltanto che l’indagine epidemiologica, annunciata nel 2008 e voluta dai cittadini con una raccolta firme, che doveva partire nel 2009 non abbia ancora fornito alcun dato, e che quindi non ci siano dati rassicuranti possibili provenienti da essa.

“Nel caso che l’assessore sia a conoscenza di dati ancora non ufficiali, chiediamo che essi vengano pubblicati perché tutti possano fruirne.

Campionamenti matrici biologiche. L’assessore afferma che “i campionamenti effettuati su matrici biologiche – latte, miele e pesci – hanno evidenziato valori inferiori ai limiti di legge, e anche ai livelli di attenzione”.

“Noi non sappiamo di esami eseguiti dopo il 2008. Sono stati fatti esami di recente? Nel caso affermativo vorremmo che venissero pubblicati sul sito della ASL da lei citato.

“Riguardo ai risultati dei campionamenti del 2008, dobbiamo sottolineare che la ASL aveva evidenziato, è vero, valori inferiori ai limiti di legge, ma i rappresentanti della ASL si sono dimenticati di precisare nella loro relazione in occasione del convegno di Pistoia che le diossine da “non misurabili” sono diventate “misurabili”: quindi la diossina è aumentata rispetto alle analisi precedenti del 2006, come affermò lo stesso dottor Angotzi davanti alle telecamere di Rete Versilia (nel programma “Carte in tavola” del 12-10-10).”

Studio ARPAT sulla modellistica di ricaduta e ricerca epidemiologica di ISPO. L’assessore afferma che “al momento siamo in attesa da Arpat della versione definitiva dello studio, e da Ispo dei risultati della ricerca epidemiologica.”

“Come risulta dagli stessi documenti presenti nel sito della ASL e che l’Assessore Scaramuccia ha citato nella sua replica alla nostra lettera, e precisamente dal documento più recente, ossia la lettera della USL dell’ 11 novembre 2011, già cinque mesi fa l’Arpat sembrava aver messo a punto ma non aveva reso disponibili i modelli diffusionali per il precedente e l’esistente impianto. L’Assessore Scaramuccia nell’articolo afferma che <

“Quindi, dopo cinque mesi, e dopo più di tre anni dall’inizio di questa storia, si annuncia l’arrivo di documenti che ancora non esistono ufficialmente; si rimanda ancora e per un tempo non precisato. Ma quanto nuovamente dovremo aspettare?

“Auspichiamo, in quanto interesse di tutti noi cittadini che questo studio venga pubblicato nel sito della ASL insieme agli altri eventuali documenti che sono stati stilati e non ancora resi pubblici. Allo stesso tempo auspichiamo che venga realizzato l’incontro pubblico per informare la cittadinanza che era stato preannunciato nella lettera del 2011.

“Nella proposta di progetto d’indagine epidemiologica in prima pagina nel capitolo “Azioni preliminari ed indispensabili da implementare” fu scritto: “Prima dell’avvio dell’indagine epidemiologica si ritengono indispensabili alla sua realizzazione le seguenti azioni preliminari: 1) modellistica diffusionale per i diversi inquinanti emessi… ” ma come abbiamo già sottolineato l’ARPAT non ha ancora consegnato la modellistica: come potrebbe essere già partita l’indagine?

“Quindi ci chiediamo quali dati epidemiologici stia esaminando l’ISPO.

“Cinque mesi fa ancora non era stato validato definitivamente il protocollo dettagliato dello studio epidemiologico dal Comitato Scientifico di Garanzia. Domandiamo, quindi, se il progetto sia stato validato e auspichiamo che venga pubblicato sul sito al più presto. Senza un protocollo validato definitivo, come potrebbe essere stato possibile procedere nell’indagine?

“Ritorniamo così alla nostra domanda iniziale: a quali dati epidemiologici rassicuranti si è potuta riferire l’assessore Scaramuccia?

Possibilità di un’indagine preliminare. “Tutto considerato a noi sembra, in base ai dati in mano, che agli annunci della ASL e delle Istituzioni ripetuti e in numero copioso nel tempo non siano ancora seguite azioni concrete.

“Cosa dobbiamo fare perché questo studio epidemiologico venga intrapreso seriamente e portato a termine con celerità?

“Nel mentre, cogliamo l’occasione di ribadire quanto citato nella lettera della USL dello scorso novembre in risposta alla nostra lettera del 17-10-11: ‘A questo proposito nella Vostra lettera fate riferimento ad una indicazione del dottor Valerio Gennaro circa la possibilità di svolgere nell’arco di pochi mesi e con costi ridotti una indagine preliminare basata su dati d’archivio già in possesso: per poter prendere in considerazione questa indicazione abbiamo la necessità di conoscere obiettivi, modalità d’indagine e risultati attesi di tale indagine’.

“Bene, auspichiamo che la ASL stessa chieda al dottor Valerio Gennaro dell’ IST di Genova questi dettagli e che si dia al più presto il via a questa indagine preliminare.

“Invitiamo l’assessore a venire in Versilia per spiegare meglio ai cittadini come sta procedendo questa indagine”, concludono le associazioni, aggiungendo tra serietà e ironia “saremo anche lieti di invitarla a cena: qui da noi si mangia e si beve molto bene.”

Queste, infine, le associazioni che compongono la Rete Ambientale della Versilia:

Amici della Terra Versilia
Associazione per la Tutela Ambientale della Versilia
Comitato “Marco Polo” Viareggio
Comitato “Capezzano vive”
Co.As.Ver (Coordinamento Comitati e Associazioni Versiliesi)
Comitato “Pantaneto” Massarosa
Comitato “Pedona ambiente e salute”
Comitato “Salviamo Viareggio”
Comitato Piano del Quercione
Italia Nostra Versilia
Medicina Democratica Viareggio

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