VIAREGGIO. “Era il 14 marzo scorso quando il sindaco Lunardini protocollò le sue dimissioni a seguito della crisi del Carnevale. Sono passati quasi due mesi: il Carnevale vive i medesimi problemi, nel frattempo peggiorati, il Pucciniano è ‘alla frutta’ e la crisi in città morde più che mai, ma i nostri rappresentanti in consiglio comunale non sembrano accorgersene, concentrati solo ed esclusivamente sull’ultima battaglia per le poltrone di fine mandato.” Questo l’affondo di Massimiliano Baldini del Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago.

“Eppure, nella seduta consiliare sulla sfiducia a Lunardini furono spese molte parole, in particolar modo da chi, per giustificare il proprio voltagabbana, da una parte agitava lo spettro del commissario e dall’altra chiedeva rigore e tagli di poltrone all’amministrazione.

“Non è successo niente di tutto questo. Gli assessori, i medesimi, sono sempre lì. Le poltrone delle Fondazioni e delle società partecipate sono sempre le stesse. Anzi, chi chiedeva il taglio degli incarichi e della spesa pubblica si è candidato alle poltrone abbandonate dall’UDC.

“Tutto questo succede mentre, in città, le imprese ed i lavoratori sono alla canna del gas e la Patrimonio srl ed Equitalia soffiano sul fuoco, incuranti della crisi economica drammatica che si vive a Viareggio.

“Il consiglio comunale è sordo a quanto succede in città, alla continua chiusura delle attività, al tasso di disoccupazione reale che aumenta a vista d’occhio, sia fra i giovani che tra i meno giovani. Più importante la corsa alla poltrona di presidente del consiglio, remunerata naturalmente.

“Una poltrona alla quale ambiscono, udite udite, sia coloro che fino a ieri volevano il taglio della spesa pubblica e degli assessori, sia coloro che eletti dal centro-destra fino a ieri, non si vergognano, all’indomani della sfiducia, di ricoprire lo stesso ruolo con i voti del PD.

“La crisi di Viareggio e Torre del Lago, a guardare quanto accade – conclude Baldini – passa in gran parte anche da quella crisi dei valori che ci ha consegnato questi rappresentanti ‘cabriolet’.”

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