VIAREGGIO. “L’imminente stagione estiva, per quanto riguarda l’offerta culturale a Viareggio, preoccupa molto sia per il vuoto di iniziative che abbiamo di fronte, sia per l’estrema incertezza delle grandi manifestazioni, fino a pochi anni fa vanto e prestigio del nostro territorio.” Lo afferma la sezione viareggina di Sinistra Ecologia e Libertà.

“La crisi della cultura, ormai evidente, provoca un ulteriore drammatico problema sociale per il rischio di fallimento diiIstituzioni storiche e per la conseguente perdita di posti di lavoro.

“L’incompetenza e l’inerzia colpevole dell’amministrazione comunale e delle Fondazioni hanno condotto a questo disastro che almeno oggi andrebbe affrontato con serietà. Si attende invece che tutto scivoli inesorabilmente verso la fine: in soli quattro anni l’amministrazione è riuscita in un’opera di devastazione senza precedenti nella storia di Viareggio.

“Il Festival Pucciniano è stato lasciato alla deriva: perché non sono stati consolidati i risultati ottenuti nell’anno delle celebrazioni pucciniane e dell’inaugurazione del teatro?

“Un anno fa, davanti all’assemblea dei lavoratori a Torre del Lago, le istituzioni si erano prese l’impegno di fare quell’opera di raccordo e di pressione che portasse alla stabilità dei finanziamenti, invece solo poche settimane fa, tardivamente, ci si è mossi verso Roma. La superficialità e le beghe localistiche, il vuoto progettuale non si recuperano se non con l’azione mirata, rigorosa e costante.

“La stagione estiva è priva al momento di date, di nomi, di eventi: come si intende salvare il Festival? Ma qualcuno tra finte dimissioni e veri giochi politici per le future amministrative ci sta pensando?

“Dopo le tristi vicende di un anno fa, create da scelte inconsulte dell’amministrazione comunale, leggiamo di un prossimo incontro tra assessorato alla cultura e presidenza del Premio Viareggio Rèpaci. Speriamo che presto il consiglio comunale sia investito della questione perché ormai, anche per eccesso di legittima difesa da parte della ex presidente, è interamente da ricostruire il rapporto tra il Premio, che deve vedere rispettata la sua autonomia, e la città che è, e rimane, proprietaria del Premio stesso.

“Si continua a favoleggiare di Carnevale estivo quando i carristi, sgomenti e deprivati del loro compenso, si rifiutano di partecipare all’evento, in attesa di capire se ci sarà ancora un Carnevale l’anno prossimo. Intanto si potrebbe tenere aperta la Cittadella e provare ad utilizzarla.

“Ma, sperando che almeno il Festival Gaber sia in salvo, che cosa si prevede per l’estate?

“La Fondazione Carnevale e quella Pucciniana hanno fallito miseramente i loro compiti.

“Ma la soluzione allora è quella di abolire le Fondazioni? Oppure bisognerà farle funzionare, magari rivedendole anche radicalmente?

“E le grandi mostre ventilate che fine hanno fatto? Sarà bene procedere subito a sistemare e a riaprire le Sale Viani della GAMC, la cui chiusura non ha avuto spiegazione esauriente?

“In questi giorni finalmente si taglia l’erba in città e di questo siamo lieti per noi e per i visitatori, ma ai turisti vorremmo offrire una città ordinata, accogliente ed anche eventi culurali attraenti.

“Ma il rischio è quello che gli eventi si debbano cercare nei Comuni vicini amministrati meglio del nostro.”

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