PIETRASANTA. “Ho il pieno rispetto delle posizioni di tutti e quindi mi dichiaro fin da subito pronto ad un ulteriore confronto, ma rimango basito dall’atteggiamento tenuto dagli ambulanti del mercato dell’antiquariato.” A parlare è il vicesindaco Luca Mori.

“La giornata di domenica 6 maggio, purtroppo, non fa testo per una nostra valutazione, in quanto la mattina pioveva forte e molti concessionari erano impegnati in un evento di prim’ordine.

“Detto questo, è bene fare chiarezza e come più volte ribadito, lo spostamento in piazza Statuto era e resta di carattere sperimentale. Avevamo previsto quattro edizioni di cui due straordinarie, per provare a rilanciare e ridare interesse e vitalità al mercato stesso. Dopo di che avremmo fatto delle valutazioni e avremmo deciso come procedere per futuro.

“In realtà c’è stato un no pregiudizievole a questa proposta, un atteggiamento di totale chiusura. Sono gli ambulanti che protestano, che non hanno accettato il confronto: addirittura, il 25 aprile, si sono messi a raccogliere le firme alle 9.30 di mattina, senza aspettare l’esito della giornata. Una dimostrazione di ostruzionismo a prescindere che non porta da nessuna parte.

“Ricordo che, da quando sono assessore, ho organizzato numerose riunioni con gli antiquari, provvedendo inoltre al rilascio delle concessioni. Nessuno però mi ha tirato in ballo quando, di fronte ai debiti che molti loro avevano, mi hanno chiesto di slittare i pagamenti. Insomma, una disponibilità totale e continua nel tempo che non è mai stata accompagnata da una loro proposta costruttiva.

“I dati di fatto sono chiari: delle 33 concessioni rilasciate ne sono rimaste 22. Le rinunce dei concessionari sono dovute al fatto che, così come è strutturato il mercatino nel centro storico, con i banchi dislocati a macchia di leopardo, non funziona.

“Dispiace che i sette o otto concessionari che hanno protestato domenica, e che posseggono una posizione ottimale nel centro storico, pensino unicamente al loro orticello, anziché riflettere su un rilancio complessivo del mercato stesso.

“Valuteremo con gli uffici il da farsi e con spirito costruttivo sono pronto a confrontarmi di nuovo con i diretti interessati – conclude Mori – purché anche da parte loro ci sia la medesima disponibilità e non un atteggiamento di ostruzionismo come è avvenuto ieri.”

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