CAMAIORE. Cambio di casacca per Fabrizio Pellegrini. Dopo essere passato dal Pdl alla La Destra e dalla Destra all’Udc qualche mese fa, abbandona oggi il partito di Casini per andare in quelli di Fini. A spiegare le motivazioni della scelta lo stesso Pellegrini.
“L’articolo di FLI mi ha impressionato per i toni, ma soprattutto per i contenuti. Un articolo che fa riflettere soprattutto chi crede nei valori di una destra moderna proiettata nella visione di una storia condivisa, senza steccati e pregiudizi; dove gli uomini contano più dei colori e delle poltrone che possono distribuire, anzi meglio barattare”.
Pellegrini fa autocritica. “Anche io sono tra coloro che riconosce di avere sbagliato, avere creduto in una operazione politica che aveva un obbiettivo, cambiare il candidato del centrodestra. Poi ci siamo incartati, e mi sono ritrovato ad appoggiare un candidato che tutti volevano cambiare ma che alla fine tutti hanno subito. Un’ampia dimostrazione del poco gradimento del candidato gli è stata data da molti cittadini camaioresi, come chiunque ha potuto costatare con numerosi voti disgiunti a sfavore del candidato di centrodestra”.
“Soprattutto nell’Udl e dal Pdl – scrive Pellegrini – spaccata da lotte interne intestine, insulti e denigrazioni anche nei miei confronti. Ma quello che più fa male, è vedere come si spreca chi fino all’ultimo, come gli indomiti guerrieri giapponesi, voleva a tutti i costi cambiare il candidato Matteucci”. Che Pellegrini parli forse dell’ex sindaco Bertola?
“Bisogna fare un grande bagno di umiltà – scrive ancora Pellegrini – e riconoscere i propri errori. Personalmente riconosco i miei, e decido di aderire a Futuro e Libertà. Decido di farlo in questo momento di ricostruzione di FLI a Camaiore, sgombrando il campo da illazioni, in quanto dalle macerie è possibile solo ricostruire, senza chiedere o pretendere nulla. Aderendo a FLI, raccolgo insieme ai miei elettori, l’appello dell’ex consigliere Sandro Frugoni”.
