(foto Pomella)
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MASSAROSA. Riappropriarsi dell’impianto di Pioppogatto. Costuituire, nel giro di poco, una società mista tra Ersu e Sea per farlo continuare a lavorare, migliorando la selezione dei rifiuti. E garantire ai 39 dipendenti un posto di lavoro.

Queste le priorità del Cav e della Provincia di Lucca, ribadite stamani (19 maggio) in conferenza dal presidente Cav Franco Mungai e dal presidente di Provincia Stefano Baccelli (con loro anche l’assessore provinciale Maura Cavallaro, gli assessori all’ambiente di Pietrasanta e Massarosa) per arginare l’emergenza rifiuti, dopo lo stop della raccolta annunciato da Sea a Viareggio.

A ricostruire le vicende degli ultimi mesi il sindaco Mungai. “Il 15 maggio – dice – Veolia ha comunicato ai sindaci del Cav l’interruzione del servizio. Ponendo, come clausola per la riapertura, il pagamento da parte dei Comuni della Versilia, di 68 milioni di euro”. Da qui il contenzioso, poi il tentativo di conciliazione fallito, e quindi l’emergenza di questi giorni.

“Ci eravamo attivati per tempo – ha spiegato Mungai – predisponendo due aree per conferire i rifiuti indifferenziati. Quella Ersu di Falascaia, e quella di via dei Comparini a Viareggio. Tutti i sindaci hanno fatto ordinanze in tal senso, tranne Viareggio che ha ritardato. Solo a Viareggio infatti ci sono stati problemi di cassonetti pieni, negli altri Comuni la situazione è rimasta sotto controllo. L’emergenza quindi, anche se momentaneamente, è stata scongiurata”.

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Cav ha comunque presentato un esposto in Procura per segnalare l’interruzione di pubblico servizio di Veolia. “Le prospettive immediate – ha aggiunto Mungai – sono di rientrare subito in possesso di Pioppogatto, e di riconvertirlo, entro 18 mesi ed evitando grossi finanziamenti da parte dei Comuni, verso un ciclo di raccolta ancora più virtuoso, che trasformi in valore il rifiuto. Dall’altra parte dobbiamo velocizzare il processo di costituzione di questa nuova Srl che prenderà in gestione l’impianto. E risolvere la questione occupazionale dei dipendenti. Su questo abbiamo un’idea ben precisa, che  vogliamo confrontare con tutti. Contiamo, per mercoledì prossimo, di tornare davanti al Prefetto con una soluzione chiara e condivisa”. In ballo infatti c’è il patto di stabilità, che potrebbe essere sforato se a farsi carico delle assunzioni dei 39 dipendenti di Pioppogatto dovessero essere i singoli Comuni.

“Si tratta – ha aggiunto il presidente Stefano Baccelli – di una soluzione provvisoria, per evitare l’emergenza rifiuti. In questo periodo i rifiuti andranno per 500 tonnellate alla discarica di Picchianti, e per 3 mila tonnellate ciascuna a Peccioli, Rosignano e Massa”.

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Durante la conferenza stampa ha preso la parola anche Enrico Santambrogio, rappresentante della Rete ambientale della Versilia. “Siamo pronti ad occupare in 2.500 persone la piazzola, se intendete portare i rifiuti indifferenziati e il percolato laddove non dovrebbe esserci. In questa emergenza – ha accusato – ci ha gettato la Provincia. I cittadini, e i comitati, avevano già previsto tutto questo sei mesi fa, ed avevano indicato le soluzioni che voi oggi rincorrete”.

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