VERSILIA. Da circa 20 anni la zanzara tigre è presente in Italia stabilmente, provocando disagi notevoli tali da condizionare la vivibilità negli spazi aperti, inoltre l’epidemia da virus chikungunya che nel 2007 ha interessato l’Emilia Romagna ha dimostrato che questa zanzara non è solo fastidiosa ed aggressiva ma può diventare un problema di sanità pubblica complesso dal momento che può veicolare malattie virali all’uomo, compresa la dengue, determinando quindi vere e proprie situazioni di emergenza sanitaria.

La lotta nei confronti della zanzara tigre deve essere un obiettivo di tutti, infatti se i Comuni per parte loro devono intervenire sulle aree pubbliche, solo un intervento collettivo da parte di tutti i cittadini può effettivamente ridurre la presenza delle zanzare anche nei siti privati che spesso sono il vero punto critico dove le zanzare riescono a riprodursi indisturbate.

La zanzara tigre è molto aggressiva, punge anche in pieno giorno e attraverso la stoffa di abiti leggeri, prolifera e diffonde facilmente, le sono sufficienti piccole raccolte d’acqua per passare da larva a forma adulta, predilige i luoghi aperti al riparo dal sole, quindi trova ambienti adatti tra l’erba alta, nelle siepi, tra gli arbusti, si trova bene comunque anche all’interno delle abitazioni.

 

I COMPITI DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI:

ai Comuni spetta i compito di intervenire sulle aree pubbliche, quindi da aprile ad ottobre, nel periodo di presenza della zanzara tigre

– trattare con prodotti larvicidi i tombini, le caditoie e tutti i potenziali ristagni d’acqua in aree pubbliche

– disinfestare con prodotti adulticidi solo in caso straordinario e di emergenza

– informare la cittadinanza sugli interventi da approntare per contrastare la presenza della zanzara tigre, a tale scopo per promuovere una corretta prevenzione predispongono ordinanze (sulla base di uno schema unico, concordato d’intesa tra i comuni e la ASL), nelle quali sono previste specifiche sanzioni in caso non siano messi in atto da parte dei cittadini tutti gli accorgimenti necessari a ridurre il numero di zanzare presenti negli spazi privati.

 

COSA POSSONO FARE I CITTADINI:

la lotta alla zanzara tigre non può avere successo senza una partecipazione attiva di tutti, infatti i siti a rischio di infestazione nelle aree pubbliche rappresentano solo il 20-30% del totale mentre il 70-80% sono in zone di proprietà privata.

 

Cosa fare contro la deposizione delle uova:

La zanzara tigre depone le uova nei contenitori dove è presente acqua stagnante, al momento che le uova si schiudono alla larva bastano piccolissime quantità di acqua per completare il proprio ciclo fino alla trasformazione in adulto ed allo farfallamento, per questo è necessario evitare ogni ristagno d’acqua.

Nelle ordinanze sono specificati i diversi tipi di intervento che devono essere messi in atto per evitare la deposizione delle uova ed in particolare è importante:

– trattare regolarmente ogni 15gg circa i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi, ripetendo il trattamento dopo ogni pioggia abbondante; i prodotti larvicidi sono disponibili in pastiglie, granuli o in forma liquida, possono essere acquistati presso le farmacie, i negozi dedicati al giardinaggio ed agli operatori agricoli, i supermercati, i negozi di ferramenta,

– eliminare i sottovasi e se questo non è possibile evitare i ristagno di acqua al loro interno

– verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite

– coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere

– tenere pulite fontane e vasche ornamentali eventualmente introducendo pesci rossi che sono predatori delle larve di zanzara tigre

– nei cimiteri pulire periodicamente i vasi portafiori, cambiando l’acqua o addizionandola con prodotti larvicidi; se si usano fiori artificiali sul fondo del vaso mettere sabbia e non acqua

 

Inoltre:

NON accumulare copertoni e contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante

NON lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna

NON lasciare piscine gonfiabili e giochi pieni di acqua per più giorni, evitare che l’acqua piovana ristagni al loro interno

NON svuotare nei tombini i sottovasi e gli altri contenitori

NON fare ristagnare acqua nelle cavità degli alberi ma garantire un regolare deflusso dell’acqua accumulata

 

Cosa fare contro gli insetti adulti:

– in ambienti chiusi si possono utilizzare piastrine, vaporizzatori o emanatori elettrici di insetticida avendo l’accortezza di seguire le istruzioni ed evitare il loro funzionamento in ambienti in cui si soggiorna senza un continuo ricambio d’aria; le finestre possono essere protette con zanzariere

– all’esterno i ricorso ad insetticidi nebulizzati è un’ alternativa cui ricorrere in caso di emergenza quando si sia raggiunta un’ elevata quantità di zanzare adulte o in siti sensibili (scuole, ospedali, case di riposo) dal momento che pur abbassando drasticamente la presenza di zanzare ha un effetto  transitorio e con considerevole impatto ambientale. L’intervento sull’insetto adulto quindi non può essere considerato una forma di lotta preventiva né può essere fatto con un calendario prefissato mesi prima.

Interventi adulticidi vengono fatti dai Comuni qualora si ponga la necessità previa comunicazione al Dipartimento di Prevenzione della ASL e con ampia informativa alla cittadinanza sulle misure di protezione da adottare.

– sono disponibili anche trappole attrattive da utilizzare in esterno in grado di catturare l’insetto femmina attratto da emissione di anidride carbonica o altre sostanze ad azione attrattiva. Possono essere utili per piccoli giardini e non comportano particolari rischi per l’utente.

 

Come evitare le punture di insetto:

sono disponibili in commercio prodotti repellenti che applicati sulla cute impediscono ai sensori delle zanzare di raggiungere la cute. In base alla concentrazione del principio attivo conferiscono una protezione di diversa durata, quindi se più concentrati devono essere applicati meno frequentemente, ad esempio un prodotto a base di DEET in concentrazione 24% conferisce una protezione per 5 ore mentre i prodotti a base di citronella conferiscono protezione per periodi molto limitati.

Questi prodotti devono essere usati tenendo conto delle istruzioni d’uso e in particolare:

– devono essere scelti tenendo conto dell’età del soggetto

– non devono essere utilizzati su pelle irritata, abrasa o ferita

– non devono essere spruzzati direttamente sul viso

possono essere applicati anche sui vestiti per aumentare l’effetto repellente.

 

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ultimo aggiornamento: 24-05-2012


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