VIAREGGIO. D’accordo con l’azienda dove lavorava nel 2010, ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro, perché fatti alcuni calcoli gli conveniva andare in pensione. Ed invece adesso per Carlo Bandoni, 60 anni, ex guardia giurata della Securitas Vesuvio di Viareggio, sono iniziati i problemi, da quando si è visto recapitare per posta a casa dall’Inps una raccomandata in cui l’ente lo informava che non rientrava nell’elenco dei lavoratori che avevano presentato domanda di pensione.

Ed ora  per Bandoni, che insieme ad altri otto colleghi aveva accolto la proposta della ditta di andare via, sono iniziati non pochi problemi: percepisce 700 euro al mese fino al prossimo anno, dopo non sa cosa accadrà, perché all’Inps gli  hanno detto che potrebbe rientrare nei lavoratori che potranno percepire la pensione fra un anno o addirittura nel  2015.

“Dopo  40 anni di lavoro ero riuscito a mettere da parte dei risparmi, che ora stanno finendo. Ho dovuto estinguere un un mutuo in banca per la casa, ma devo far fronte ad un finanziamento di 230euro mensili per un altro acquisto che ormai ho fatto. Non mi pare giusto che dopo avere lavorato tutti questi anni mi debba trovare in mezzo ad una strada per decisioni che reputo avventate da parte del Governo. Non è stata certo una mia scelta – dice l’uomo – quella di andare in pensione prima, ma condivisa con all’azienda dove lavoravo, con i sindacati e il patronato, che adesso mi hanno voltato le spalle. Sono pronto anche a compiere gesti estremi, incatenarmi davanti all’Inps per far valere le mie ragioni, perché non è giusto quello che mi è capitato”.

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ultimo aggiornamento: 25-05-2012


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