MASSAROSA. “È tanta la delusione dei cittadini di Piano di Mommio per la bocciatura da parte di tutte le forze di maggioranza (PD, Sinistra Comune e Noi per Massarosa) alla mozione presentata dall’ UDC per la risoluzione del problema della qualità dell’acqua della rete idrica gestita da GAIA spa avvenuta nel corso dell’ultimo consiglio comunale”.

Lo scrivono Claudio Marlia e Alberto Coluccini dell’Udc di Massarosa. “Dopo che tramite il comitato di rappresentanza locale – scrivono – era stata indetta una assemblea pubblica per illustrare alcune possibili soluzioni proposte da Gaia spa e dopo che il Sindaco rispondeva a parole alla nostra mozione promettendo un impegno finalmente concreto, di fatto la sua maggioranza non ha voluto assumere nessun impegno reale e concreto.

“Occorre ancora una volta ricordare che Gaia spa è una società interamente pubblica dove i soci sono i comuni tra cui Massarosa e non privata. Comunque la stessa Gaia riconosce nella relazione presentata al Comune di Massarosa che Piano di Mommio ha una criticità ben maggiore per la qualità dell’acqua erogata rispetto alle altre zone ed ha presentato delle possibili soluzioni”.

“Ma se l’amministrazione di Massarosa – aggiungono Coluccini e Marlia – non farà sentire forte la sua voce a favore del diritto degli utenti di Piano di Mommio per un’acqua conforme agli standard stabiliti difficilmente riusciremo a vedere una soluzione in tempi accettabili, anche visto che alcune delle soluzioni proposte da Gaia al Comune di Massarosa ammesso che siano risolutive sono quelle già previste nel Piano Operativo degli Investimenti come 2011 e 2012 e non solo non sono ancora partite ma neppure vi è una data indicativa per la loro reale esecuzione”.

 “Purtroppo non è con un “compitino ordinario” – aggiungono i due esponenti Udc – che a questo punto sarà possibile fronteggiare il problema, anche poiché Gaia come già detto ed accampato come scusa per la non soluzione del problema non versa in buone condizioni economiche, la soluzione non può che essere quella da parte dell’Amministrazione Comunale di acquisire la piena consapevolezza della gravità del problema, che la “casina dell’acqua” è una bella cosa ma che non è una soluzione del problema e che quindi occorre attivarsi non solo nei confronti di Gaia ed in ambito ATO ma anche nei confronti della regione Toscana e Ministeri competenti per reperire i fondi necessari. Al riguardo non può essere una scusa la crisi economica, nessuno la nega ma è anche vero ad esempio che il nostro paese usufruisce solo del 25% dei fondi europei disponibili per mancanza di progetti”

“Occorre avere idee e progetti chiari, volontà e provarci! Solo così porteremo in porto una soluzione al problema. Nel frattempo il tempo passa  l’acqua che esce dai rubinetti “è quella che è”, ma i cittadini di Piano di Mommio la pagano per ‘quello che dovrebbe essere'”.

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