CAMAIORE. “Rigetto e rifiuto ogni e qualsiasi addebito nei miei confronti, che in questi giorni mi vengono mossi da tutti i fronti, quasi per trovare all’esterno un capro espiatorio, con riferimento anche agli altri articoli usciti nei giorni scorsi da parte di rappresentanti della mia coalizione”. 

A scrivere è l’ex sindaco di Camaiore Giampaolo Bertola (Udc), dopo giorni di attacchi sui giornali e sui siti internet.“Io credo – scrive l’ex primo cittadino – che il problema sia da attribuire a molteplici situazioni ed anche da ricercare nel modo di condurre la campagna elettorale a mio avviso (più volte ribadito ai diretti interessati), che invece di avvicinare l’elettorato lo teneva in disparte: incontri con la partecipazione di poche persone, uno staff organizzatore che invece di far presente la forte resistenza che si avvertiva a far votare il candidato, sosteneva che tutto era “ok” tanto da sostenere la possibilità di una vittoria al primo turno. Il non coinvolgimento totale di tutte le forze politiche della coalizione (compreso il sindaco uscente, secondo i più considerato valore aggiunto), nel partecipare agli incontri fin dall’inizio e la mancata capacità di aver creato una vera e propria squadra. Questa negatività che si percepiva sul territorio, come ebbi a rimarcare in un articolo apparso durante la campagna, è stata minimizzata dagli addetti ai lavori e mai fatta presente al candidato”.

 “Voglio altresì precisare – scrive Bertola – che io e la mia squadra quando nel 2002 sono sceso in campo non avevo a sostegno né un sindaco uscente nè una squadra di amministratori con un bagaglio di esperienza maturata grazie all’opportunità offerta sul campo dopo la mie vittorie. Dopo l’insuccesso del primo turno, su richiesta espressa del candidato, si è cercato di rimodulare in toto la macchina elettorale assieme ad esponenti del mio partito (fra i quali Pardini Pierfrancesco e Iacomini Alberto), battendo le frazioni (Capezzano ) ed il centro ininterrottamente casa-casa per nove giorni. Durante questi giri tutti noi ci siamo resi conto che qualcosa non aveva funzionato (come più volte detto). Mai abbiamo trovato (nelle centinaia e centinaia di persone incontrate) qualcuno che ci ha rimproverato di aver portato prima Del Dotto e poi Matteucci. Evidentemente i candidati consiglieri del primo turno, ad un “no” per il candidato sindaco, hanno lasciato gli elettori liberi di scegliere per non perdere il loro consenso”.

 

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

 “Per quanto concerne quanto affermato dall’onorevole Migliori, che peraltro stimo personalmente, fingo di non aver capito quanto da lui affermato, consapevole del fatto che ad onore del vero non è mai stato mio interlocutore diretto (sicuramente lui avrebbe capito quanto da me evidenziato). Capitolo a parte per il consigliere regionale Santini, che ha condiviso dall’inizio il mio stato d’animo e le mie incertezze”.

 Poi Bertola risponde anche al sindaco Alessandro Del Dotto. “Quanto al sindaco Del Dotto – scrive Bertola – è giusto che pensi a lavorare per il bene della cittadinanza, come credo che io abbia fatto per 10 anni, senza però gettare benzina sul fuoco, approfittando di un periodo di turbolenza all’interno del centro destra: è vero più volte ci siamo confrontati anche assieme ad altri amici e colleghi politici condividendo ad esempio il modello Renzi, non l’idea politica storica”.

 “Voglio altresì ringraziare – aggiunge Giampaolo Bertola – per la fiducia che mi viene mossa come responsabilità di aver remato contro il nostro candidato, ma se veramente fossi riuscito a spostare personalmente o con il mio partito a favore del candidato avversario (Del Dotto) circa 3.000 voti di differenza , probabilmente non avrei ottenuto 186 preferenze personali e mi avrebbero soprannominato “Mosè”

 “Concludendo, quando un candidato non passa il turno elettorale (come avvenuto nel 1998 e nel 2012) con uno scarto così consistente – scrive ancora Bertola – è inutile ricercare per forza un capro espiatorio, ma bisogna che il motivo lo domandi all’elettorato, poiché una persona , o poche di più, non possono spostare cifre così massicce. Infine per quanto mi riguarda chiudo qui ogni e qualsiasi ulteriore polemica, credendo di aver abbondantemente, in questi dieci anni, dimostrato tanto, augurando ai futuri amministratori di fare altrettanto. Buon lavoro”.

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ultimo aggiornamento: 29-05-2012


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