VIAREGGIO. “Stamani mercoledì 30 maggio abbiamo visto il sindaco Luca Lunardini nel primo della serie di incontri che abbiamo deciso di fare con i sindaci della Versilia.” Lo rendono noto le Rsa di Sea Ambiente e di Sea Risorse e la Rsu di Pioppogatto. “Il prossimo sarà con il neoeletto Del Dotto a Camaiore e poi Mungai e, via via, gli altri sindaci versiliesi.

“Lunardini ha accettato i nostri punti di rivendicazione:

– durata emergenza rifiuti il minimo possibile, non oltre il mese previsto, e proroga di 10-20 giorni solo se c’è la certezza dell’utilizzo dell’impianto di Pioppogatto e la messa a norma della piazzola

– richiesta di consegna delle chiavi di Pioppogatto e sua riapertura

– costituzione di una azienda Sea Ambiente-Sea Risorse per la gestione degli impianti con assunzione dei 39 lavoratori a tempo indeterminato e full-time

– pressione sul Presidente della costituenda Reti Ambiente (ex Ato) per avere garanzia scritta che i 39 lavoratori di
Pioppogatto, allo scadere della gestione temporanea di Sea Ambiente- Risorse verranno assunti in Reti Ambiente full-time e tempo indeterminato

– assicurazione che, nel frattempo, non si procederà ad alcun spostamento di servizi e lavoratori da Sea Ambiente a Sea Risorse ne a modifiche contrattuali in essere.

“Lunardini ha espresso molta determinazione nel sostenere i primi quattro punti nell’incontro di venerdì con i curatori fallimentari di Veolia a La Spezia e il 6 giugno davanti al Prefetto.

“Ci auguriamo che anche gli altri sindaci del Cav acquisiscano le stesse posizioni e volontà di portarle avanti.

“Noi, però, non vogliamo stare seduti a guardare gli eventi e abbiamo organizzato per lunedì 4 giugno alle ore 18 alla Croce Verde una assemblea con associazioni, lavoratori, cittadini, forze politiche che vogliono unirsi contro l’emergenza ambientale e occupazionale per organizzare il presidio davanti il Comune alle 15 di martedì 5 giugno a cui inviatiamo tutti lavoratori di Sea Ambiente e Sea Risorse a partecipare.”

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VARIANTE SARZANESE, LA REGIONE STANZIERÀ IL 70% DELLA SOMMA. MA I CITTADINI CHIEDEVANO CERTEZZE ANCHE DALLA PROVINCIA.

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