VIAREGGIO. Un peschereccio in procinto di affondare, prontamente rimesso in sesto da Capitanieria di Porto e Vigili del Fuoco: la prima domenica di giugno porta con sé subito qualche brivido per le forze dell’ordine.
Erano le ore 11.15 circa di questa mattina, domenica 3 giugno, quando i telefoni della Sala Operativa della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Viareggio sono squillati. La telefonata, da parte di un privato cittadino che si trovava nei pressi del Canale Burlamacca del porto di Viareggio, segnalava un peschereccio in procinto di affondare.
Subito si è messa in moto la macchina operativa che, nel giro di pochi minuti, ha allertato i propri uomini e mezzi nautici e ha richiesto l’assistenza congiunta dei Vigili del Fuoco per l’emergenza.
Una volta giunti sul posto, sia la motovedetta della Guardia costiera CP 813 che il Nucleo Operativo di Intervento portuale della Capitaneria di Porto hanno constatato l’abbondante presenza d’acqua all’interno dello scafo del motopesca, un’unità di circa 8 metri di stanza proprio presso il sorgitore viareggino ed abilitata alla pesca con attrezzi da posta reti e nasse.
Grazie al tempestivo intervento congiunto con i Vigili del Fuoco, nel frattempo giunti sul posto con l’ausilio di una potente pompa di esaurimento “barellabile” che ha consentito di svuotare lo scafo, si sono concluse con successo le operazioni di rimessa in galleggiamento dell’unità da pesca.
Il Comandante del peschereccio (T.R., viareggino di 64 anni) si è già impegnato a contattare ditte autorizzate per l’alaggio a terra del peschereccio, per i successivi accertamenti tecnici di sicurezza ed investigativi a cura degli uomini in divisa blu: dai primi rilievi sembra comunque che l’infiltrazione sia da ricondursi ad una presa a mare che non ha tenuto bene.
