VERSILIA. La petizione per la strategia “Rifiuti Zero” è già partita da tempo on line. Comitati e singoli cittadini fanno girare, con tutti gli strumenti possibile, il volantino per raccogliere adesioni all’iniziativa.

Lo scorso weekend, sulla passeggiata di Lido di Camaiore, un gazebo, organizzato dalla lista civica “Alternativa per Camaiore”, ha captato turisti e residenti a passeggio per sensibilizzarli sull’iniziativa. E per contribuire alla racconta firme. In due giorni oltre 200 firme raccolte.

“Già nella prima giornata di sabato – dice il presidente del movimento, Massimo Biancalana – sono state raccolte 100 firme, e nella giornata di domenica ne sono state raccolte altrettanto, a dimostrazione di quanto stia a cuore ai cittadini il tema dei rifiuti”.

Sul tema interviene anche Antonio Vanni, responsabile provinciale sul tema dell’ambiente dell’Italia dei Valori. “L’Idv – scrive – è completamente favorevole a una strategia “rifiuti zero al 2020″  per la Versilia e per tutta la provincia di Lucca, e di conseguenza vediamo con favore tutte le occasioni per manifestare questa volontà compresa la raccolta firme per sensibilizzare tutti i cittadini”.

“Nel programma di Camaiore – aggiunge Vanni – abbiamo messo questo punto come punto prioritario della strategia ‘ Rifiuti Zero’ e questa prospettiva diventa sempre più indispensabile nel medio periodo, vista l’emergenza rifiuti di questi giorni per la chiusura dell’ inceneritore di  Falascaia ed il contenzioso con il gestore Veolia”.

“A questo proposito dobbiamo ricordare che il Comune di Camaiore ha una percentuale di raccolta differenziata intorno appena al 30%, una delle più basse di tutta la Provincia ed quindi esposto maggiormente ai conferimenti dell’indifferenziato in discarica. Rifiuti zero rigetta l’utilizzo degli inceneritori e passa per la raccolta differenziata porta a porta, per il recupero delle materie prime, della parte umida e per il riuso dei materiali secondo una strategia ben collaudata oramai in molti comuni anche della nostra Provincia”.

“Certamente questo non può prescindere dal Piano Interprovinciale dei rifiuti Ato Costa, che comprende le provincie di Lucca, Pisa, Livorno, Massa e  che sarà presentato i primi giorni di luglio e che noi di Italia dei Valori – aggiunge Vanni – ci adopereremo affinchè rispetti il principio della chiusura degli inceneritori, della costruzione di impianti per il recupero a freddo dei materiali con il trattamento meccanico biologico (da interessare anche Pioppogatto), della programmazione delle percentuali di raccolta differenziata in tutte le Provincie dell’Ato Costa, secondo anche le normative europee, ed in particolare per la delibera provinciale del 1 settembre 2010 che stabilisce una raccolta differenziata al 65% entro il 2012 con un aumento del 5% annuo fino al 2020”.

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