MASSAROSA. Sono partite le procedure per l’installazione della terza “Casa dell’Acqua” nella frazione di Bozzano  che  dovrebbero concludersi, tra la fine del mese di luglio e gli inizi del mese di agosto.

“Il luogo scelto, dove tempo fa abbiamo già fatto sopralluoghi- spiega il sindaco Franco Mungai-, è Piazza Padre Damiano perché in centro al paese, dotata di un ampio parcheggio e con i servizi di corrente elettrica e acqua, necessari al funzionamento della struttura, facilmente accessibili.

Ci eravamo presi un impegno preciso con i cittadini di Bozzano ai quali avevamo assicurato, visto il forte gradimento per questa iniziativa, la messa in funzione entro l’estate di un’altra “Casa dell’Acqua” proprio nel loro paese”.

“L’impianto- spiega l’assessore all’ambiente Damasco Rosi- avrà  le stesse caratteristiche, sia estetiche che funzionali, degli altri già presenti, in modo da garantire riconoscibilità ed uniformità ad un servizio che è identico su tutto il territorio e si permette ai cittadini di rifornirsi presso le strutture seguendo le stesse procedure e le stesse regole per l’approvvigionamento, indipendentemente da dove essi si trovino e da dove essi provengano.

Per la manutenzione, invece, adotteremo la stessa formula contrattuale, per cui la ditta che la effettuerà, dovrà rientrare delle spese attraverso i soli ricavi provenienti dall’erogazione dell’acqua gassata, quindi senza alcun aggravio futuro sul bilancio comunale, cosa che gli è consentita proprio in virtù del gran numero di utenti.

Quello delle Case dell’acqua- prosegue Rosi- è divenuto un servizio importante per la nostra cittadinanza, poiché oltre all’aspetto ecologico, derivante da un risparmio considerevole di bottiglie di plastica ed da una diminuzione di altri fattori inquinanti, vi è un aspetto economico che va a vantaggio di chi utilizza abitualmente questa struttura, con risparmi annui che si possono stimare in circa 250/300 euro a famiglia, che non sono poco in un periodo di ristrettezze come questo.

A tal proposito, basta vedere i dati emersi da uno studio fatto sulla “Casa dell’Acqua” di Piano di Mommio dopo un anno dalla sua inaugurazione. Quella struttura ha erogato complessivamente 382.000 litri di acqua (circa 1.050 litri al giorno di media), tra liscia e gassata, e questo, dal punto di vista ambientale, ha significato una mancata immissione nel circuito dei rifiuti di 254.667 bottiglie di PET da 1,5 litri. Dal punto di vista economico, invece, la struttura di Piano di Mommio ha determinato, sommando tutti gli utenti, un risparmio totale di 57.300,00 euro circa, calcolando un prezzo di 0,20 centesimi per l’acquisto delle comuni acque minerali in commercio ed includendo già una riduzione di 5 centesimi per il prelievo dell’acqua gassata. I numeri della “Casa dell’Acqua” di Massarosa, a sei mesi circa dalla sua realizzazione, si attestano tendenzialmente un po’ sopra rispetto a questi dati”.

“Compatibilmente con le risorse economiche a disposizione- concludono  Mungai e Rosi – è nostra intenzione portare avanti questa iniziativa anche in altre frazioni del nostro territorio, poiché con una spesa modesta e soltanto iniziale, si può garantire a molte persone un servizio che sta riscuotendo un enorme successo ed un gradimento diffuso anche oltre i confini del nostro territorio, tanto che ci giungono telefonate da altri Comuni della Provincia i quali ci chiedono informazioni in merito”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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