(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “In ordine alle periodiche informazioni ed agli estemporanei interventi di vari soggetti relativi allo stato di salute del Lago di Massaciuccoli e del suo bacino, ed in particolare inerenti alla preoccupazione di assenza e/o non conoscenza di interventi appositi da parte delle varie istituzioni preposte al risanamento di essi, desidero compiere queste brevi osservazioni.” Inizia così un lungo intervento di Fabrizio Manfredi, presidente dell’Ente Parco di Migliarino-San Rossore, a proposito delle condizioni del Lago di Massaciuccoli.
“Sono ormai note, perché esaminate e classificate, in ultimo tramite un apposito studio commissionato dal Parco all’Istituto Sant’Anna di Pisa inerente le coltivazioni agricole, le cause che nei decenni hanno provocato l’eutrofizzazione delle acque in questione ed il grande stato di inquinamento delle stesse.

“Oltre agli scarichi civili dei tre Comuni che si affacciano sul bacino, la fonte principale di tale situazione è stata generata da un lato dalla bonifica dei terreni, quelli torbosi in particolare, e dalla conseguente mineralizzazione e dispersione nelle acque dei nutrienti in essi contenuti e dall’altro da certe tipologie di coltivazione, sia nei terreni torbosi che in quelli argillosi, che hanno necessitato di ingenti quantitativi di fertilizzanti.

“Questi, tramite il pompaggio delle acque e lo scarico di esse nel lago, hanno ulteriormente e progressivamente aggravato lo stato delle cose. Ci sono poi state cause minori, quali l’immissione di acqua salina tramite la Burlamacca e altre fonti di inquinamento quali discariche, vedi le Carbonaie.

“Seppur con gravi ritardi accumulatisi nel tempo, nel 2006 è stato siglato un apposito accordo di programma fra tutti gli enti coinvolti per le loro competenze, nelle scelte e decisioni sul bacino ed istituito un apposito ‘comitato di sorveglianza’, sia politico-amministrativo che tecnico, presieduto dalla Regione Toscana – oggi dall’assessore all’ambiente – che ha completato il processo di conoscenza delle cose ed ha iniziato ad individuare ed a perseguire una strategia di risanamenti affidando a vari soggetti compiti e funzioni per iniziare finalmente ad agire sia sul versante delle cause che su quello degli effetti.

“Sulle cause è stato chiesto ai Comuni di completare i propri impianti fognari e di depurazione delle acque relative agli scarichi civili, cosa che è quasi conclusa in attesa della risoluzione definitiva dei problemi inerenti il trattamento e la deviazione delle acque di un impianto di depurazione nel Comune di Vecchiano.

“Sempre sulle cause sono stati attivati meccanismi virtuosi da parte del Parco e del Consorzio di Bonifica, relativi all’acquisizione di terreni bonificati per la realizzazione in essi di impianto di fitodepurazione delle acque o di generico riallagamento, alcune cose già compiute ed altre in corso d’opera riconvertendo su ciò finanziamenti di varia provenienza. Infine, sempre sulle cause, sono in corso interventi contro la salinizzazione e per la bonifica di siti inquinati.

“Sugli effetti, dopo la risistemazione di tutto l’alveo del canale Bufalina, il progetto su cui sono state concentrate le risorse e le aspettative in questa fase è quello inerente l’utilizzo di una parte delle acque del fiume Serchio tramite apposita deviazione, allo scopo di rigenerare e riossigenare, in certi periodi dell’anno, le stagnanti acque lacustri. Di tale progetto definitivo è incaricata la provincia di Pisa e le tempistiche realizzative dello stesso dovrebbero completarsi entro il 2015.

“Detto questo, è ovvio che in contemporanea dovranno essere messe a punto nuove azioni e reperite nuove e molto consistenti risorse – regionali, nazionali ed europee – da indirizzarsi in particolare sul grande tema della riconversione agricola da un lato e su quello della decantazione dei materiali in sospensione nelle acque e della ripulitura dei fondali dall’altro ma almeno non siamo all’anno zero, vi sono lavori in corso e delle apposite sedi dove monitorarli ed incrementarli ed il Parco su ciò, per quanto è nelle sue prerogative, eserciterà ed esprimerà tutto il suo impegno e la sua determinazione.”

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