VIAREGGIO. “Siamo molto preoccupati delle esplicite comunicazioni ricevute da varie cooperative sociali e dai relativi consorzi, secondo le quali le ASL della provincia di Lucca e i Comuni più significativi non avrebbero adeguato i compensi, per i servizi prestati, alle nuove tabelle salariali in vigore col rinnovo del CCNL firmato il 16 dicembre 2011.” Lo scrive in un comunicato Michele Massari, responsabile di segreteria della Funzione Pubblica della Cgil.

“Tale rinnovo prevede tre tranches di incrementi salariali, la prima delle quali con decorrenza 1 gennaio 2012, consistente in 30 euro in media al mese. L’aumento, a regime nel marzo 2012, sarà di 70 euro complessivi.

“Questi aumenti sono di per sé insufficienti a contrastare l’aumento del costo della vita, raggiunti dopo mesi di trattative, costate ore di sciopero ai lavoratori. La cosa, a nostro avviso, è sconcertante. Le cooperative sociali, sono ormai parte integrante del sistema di servizi, in senso quasi totalitario, dalle prestazioni sanitarie, alle pulizie, alla cura della persona, al supporto scolastico, fino ai trasporti e alla logistica e consentono, in modo più o meno condivisibile di realizzare risparmi e decentramento dei rischi per gli enti e le unita sanitarie locali.

“Ciò cade ovviamente sulle spalle dei lavoratori che non hanno certamente le garanzie previste per altri contratti nazionali di lavoro. Non è pertanto accettabile che non si riconoscano gli incrementi salariali alle società cooperative, inducendole a minacciare di sospendere gli aumenti sacrosanti previsti dal contratto nazionale.

“Il sindacato non tollererà in alcun modo forzature su questo fronte: laddove le cooperative, costrette, come ci dicono, a bloccare l’applicazione delle tabelle salariali, passassero alle vie di fatto, la risposta dei lavoratori non si farà attendere. Abbiamo già previsto una serie di assemblee e riunioni degli organismi dirigenti per i primi giorni di agosto. In quelle occasioni potrebbero essere decise iniziative di lotta molto incisive, dal blocco degli straordinari, fino alla richiesta di intervento della Prefettura e ai conseguenti scioperi.

“Provvederemo anche ad informare i cittadini dei motivi delle proteste che, inevitabilmente, porterebbero disagi in servizi di primaria importanza. Faremo di tutto ovviamente per scongiurare qualsiasi problema ma pur comprendendo le difficoltà delle società cooperative, che come ci dicono, rischiano gravi problemi economici non è assolutamente comprensibile che enti Pubblici, preposti al benessere dei cittadini non si assumano le loro responsabilità anche economiche, avendo chiaro che i lavoratori vanno pagati regolarmente e che le stazioni appaltanti, sono a loro volta responsabili in solido delle retribuzioni.

“Chiediamo pertanto anche alle cooperative di esercitare le legittime rimostranze su chi di dovere e non di farla pagare, come spesso avviene sui lavoratori, nella stragrande maggioranza dei casi anche soci.”

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