VIAREGGIO. “La mia motivazione sulla firma al documento di sfiducia nasce dal fatto che il sindaco non ha calato le tasse come promesso.” Lo spiega Eugenio Vassalle, esponente di Futuro e Libertà e, soprattutto, consigliere comunale del Gruppo Misto.

“La mia protesta nasce dalla mancanza della politica di essere al servizio dei cittadini e imprenditori. Viviamo un momento drammatico nel commercio e le tasse volano: roba da matti.

“Ecco perché ho firmato la sfiducia: mi sono stufato di sentire promesse, ora voglio fatti. Questa è la mia richiesta: abbassare la tia del 30% (in base al calo che c’è stato in questi ultimi 2 anni); chiamare le aziende in difficoltà e rateizzare i debiti con il Comune a 76 mesi: abbassare le bollette di Gaia; applicare l’Imu al 2%.

“E ancora, applicare l’Imu per i fondi sfitti al 4%, e quella ai fondi con attività al 6%, e saldare gli alberghi che devono avere i soldi per l’emergenza abitativa. Il tutto messo sul bilancio, poi firmare anche un contratto con la città sindaco, categorie economiche e giunta.

“Io chiedo questo e faccio tutto questo solo per Viareggio: dei partiti, di posizioni e strategie non me ne importa niente e se lo fa Lunardini bene, altrimenti è giusto che vada a casa.

“Caro Luca, abbassa le tasse e io tolgo la firma a quella mozione. Mi dici che non lo puoi fare? Tutti a casa. Abbiamo apprezzato la presentazione in consiglio di non aumentare il suolo pubblico e tutti hanno votato: ora devi fare di più.

“I tempi ci sono, muoviti! Chiudiamo noi ma chiudi anche te, se devo essere l’ago della bilancia per il bene di tutti quelli che stanno morendo commercialmente mi gioco il tutto per tutto.”

 

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