MARINA DI PIETRASANTA. Dedito costantemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale, il cantante, drammaturgo e scrittore Moni Ovadia porta in scena alla Versiliana l’evento “Noi/Altri”, incentrato sul tema dei diritti della pace e dell’uguaglianza. L’appuntamento è per domani venerdì 27 luglio con inizio alle 21.30.

Lo spettacolo, che porta anche la firma di Paolo Rocca e Mario Ancillotti, mette in evidenza le influenze delle tradizioni musicali di popoli che hanno attraversato nei secoli l’Europa venendo in contatto con culture diverse, e che sottolinea quanto queste ultime siano più o meno consapevolmente debitrici di un patrimonio espressivo ed artistico divenuto ormai comune e condiviso. “È un recital di canzoni e di musiche che mette insieme musica rom e tradizionale ebraica con brani classici”, spiega Ovadia, che sarà accompagnato sul palco dall’Ensemble Nuovo Contrappunto. “È un modo per raccontare che, anche musicalmente, ciò che siamo noi europei lo dobbiamo a contributi molteplici.”

Moni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita – greco-turca da parte di padre, serba da parte di madre. Alla fine degli anni Quaranta si trasferisce a Milano con la famiglia. Ovadia è oggi considerato uno dei più prestigiosi e popolari uomini di cultura ed artisti della scena italiana: il suo teatro musicale, ispirato alla cultura yiddish che ha contribuito a fare conoscere e di cui ha dato una lettura contemporanea, è unico nel suo genere, in Italia ed in Europa. Il suo pubblico abbraccia tutte le generazioni. È anche noto per il suo costante impegno politico e civile a sostegno dei diritti e della pace.

“Il Nuovo Contrappunto” è invece il complesso stabi­le creato, anima­to e diretto da Mario Ancillotti ha sempre avuto come scopo primario l’esplorazione della musica in ogni suo aspetto e in ogni collegamento, analogia contrapposizione con le altri espressioni dell’Uomo, in particolare Arte e Scienza.

Dai cicli di Musica e Cultura della Scuola di Musica di Fiesole dove l’ensemble ha collaborato con tutti i maggiori compositori italiani, da Berio a Sciarrino a Petrassi, Fedele, etc  e con intellettuali come Sanguineti, Siciliano, Consolo, Bertolucci, Squarzina, Sini, è nata l’idea della rassegna Suoni Riflessi , alla sua ottava edizione, che, nel suo intento di cercare nuovi modi di presentare la musica, ha portato ad accostamenti con poesia, lettera­tura, arti visive, teatro, natura, scienza, esplorandone i collegamenti  in una visione  più partecipata del concerto musicale.

Mario Ancillotti è uno dei musicisti più rappresentativi italiani, sia nell’ambito dello strumento di elezione, il flauto, che nella sua più recente attività, quella di organizzatore e direttore. La sua fama è universalmente riconosciuta ed ha avuto attività nei cinque continenti. Musicista a tutto tondo con interessi e partecipazioni  che ne fanno un personaggio moderno e di ampio respiro culturale.
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