Foto Umicini

TORRE DEL LAGO. È la prima volta che il Festival Puccini propone al proprio pubblico un titolo del repertorio verdiano: “La Traviata”, un omaggio al grande compositore di Roncole Verdi, nell’anno che precede le celebrazioni verdiane va in scena domani sera sabato 28 luglio, alle 21.15, al teatro all’aperto di Torre del Lago. Un’operazione culturale, questa, di grande significato perché l’allestimento è anche il primo atto di una forte collaborazione tra i Teatri della Toscana: Verdi di Pisa, Goldoni di Livorno e Giglio di Lucca che, uniti, possono creare un grandissimo sistema devoto a Puccini, ma anche ad altri compositori ed altri grandi autori del Verismo.

“La Traviata” è il titolo di Verdi che più anticipa le grandi tematiche pucciniane riferendosi ad un personaggio quale Violetta che non è più il tipico personaggio astratto del romanticismo, ma guarda al futuro al mondo del decadentismo e che presagisce i personaggi pucciniani che sarà interpretato da Silvia Dalla Benetta: “Essere nella casa di Puccini con l’opera che amo di più, è come cantare Verdi tra le braccia di Puccini”, dice l’artista. “È impossibile non essere emozionata: torno al Festival di Torre del Lago dopo qualche anno, dove la prima volta, cantando il ruolo di Musetta ne ‘La Bohème’, mi sono commossa.”

Una “Traviata” di taglio tradizionale sia nel racconto, nell’epoca e nell’interpretazione degli artisti, aiutato anche dai meravigliosi costumi creati da Floridia Benedettini e Diego Fiorini per la Fondazione Cerratelli, le scene realizzate da Poppi Ranchetti.

Così il regista Paolo Trevisi presenta questo suo lavoro a Torre del Lago. “È un grande impegno, un evento importante e l’occasione per aprire la porta al bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi del prossimo 2013, compleanno che festeggerà assieme al suo coetaneo Wagner.

“Ma è anche l’occasione per il festival di iniziare ad integrare la sua programmazione con l’apporto di qualche altro compositore, fermo restando il predominio di Giacomo Puccini. Ma dobbiamo anche tener presente che la Traviata, assieme a Madama Butterfly, sono le due opere più rappresentate nel mondo, quindi la scelta è stata ben ponderata e l’idea di una cordata collaborativa di teatri toscani capitanati da Pisa, assieme a Lucca, Livorno e con il Maggio Formazione di Firenze che dà un valore aggiunto a questa iniziativa.

L’allestimento de “La Traviata” è frutto del progetto Opera Futura, finanziato dalla Regione Toscana attraverso i fondi sociali europei. Maggio Formazione ha realizzato questo progetto come capofila di un’associazione temporanea di scopo con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Il Festival Puccini di Torre del Lago, il Teatro Verdi di Pisa, ed il Teatro Goldoni di Livorno. Un progetto che si articola in diversi percorsi formativi che abbracciano tutte le professioni tradizionali e innovative per la messa in scena dell’opera lirica e la sua produzione audio video: cantanti lirici, registi audio-video per il teatro lirico, cameramen per il teatro, lighting designer e direttori alla fotografia, costumisti realizzatori, scenografi realizzatori, scenografi virtuali, macchinisti informatici, tecnici per la registrazione del suono.

L’elemento di maggiore originalità di questo progetto è costituito dall’obiettivo di formare un bacino di nuove professionalità altamente specializzate nella realizzazione di messe in scena di opere liriche e di audiovisivi di opera lirica. Questo allestimento di La Traviata vede la partecipazione, nel cast dei cantanti, di numerosi giovani del corso di “Perfezionamento stilistico nei ruoli vocali dell’opera lirica”, corso inserito nell’ambito del progetto Opera Futura.

Giorgio Germont sarà Stefano Antonucci. Sul podio salirà Fabrizio Maria Carminati, completano il cast Sandra Buongrazio (Flora), Emanuela Grassi (Annina), Eduardo Hurtado Rampoldi (Gastone), Italo Proferisce (il Barone) e Salvatore Grigoli (il marchese). Le coreografie sono di Walter Matteini e il corpo di ballo è composto da artisti di Imperfect Dancers. Maestro del coro è Stefano Visconti.

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