(foto Pomella)
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 MASSAROSA. L’amministrazione comunale di Massarosa e i cittadini si mobilitano per scongiurare la chiusura degli uffici postali di Gualdo e Valpromaro.

Lunedì sera, in consiglio comunale – spiega l’assessore alla partecipazione Adolfo Del Soldato – abbiamo votato un ordine del giorno, proposto dai capi gruppo di maggioranza e votato anche dall’ opposizione, in cui si ribadiscono i motivi per i quali è inaccettabile la chiusura degli uffici postali in questione e mercoledì ho personalmente partecipato ad una riunione del comitato di rappresentanza locale della collina, dove è stata decisa la mobilitazione. La prossima settimana –prosegue- saranno raccolte le firme nelle quattro frazioni interessate: Pieve a Elici, Gualdo e Valpromaro, per chiedere a Poste Italiane di ripensare i tagli scellerati decisi a Roma e infine, la settimana successiva verrà indetta un’assemblea pubblica a Pieve a Elici”.

Quello che deve essere chiaro- sottolineano i capi gruppo di maggioranza Elio Lucania, Leonardo Gilardetti e Stefano Castelli – è che non siamo in presenza di un provvedimento di revisione della spesa anche se Poste Italiane ha scelto, con grande furbizia, il momento dell’annuncio. Nel momento in cui una società per azioni, che gestisce un servizio pubblico facendo centinaia di milioni di utili, taglia i propri uffici, deve spiegare per quali motivi e con quali criteri e, soprattutto, deve sedersi al tavolo con le Amministrazioni locali. Il servizio postale è un servizio universale, come l’energia elettrica e l’acqua potabile. Per i cittadini anziani, che abitano in frazioni poco servite dai mezzi pubblici, avere uno sportello dove riscuotere la pensione è un servizio essenziale. Le frazioni della collina, con la popolazione di oltre mille abitanti, hanno tutti i numeri per sostenere un ufficio postale: la verità è che da anni si gioca a depotenziare e dequalificare quell’ufficio per mettere di fronte al fatto compiuto. E le stesse considerazioni valgono per Valpromaro, un ufficio che si trova sul territorio di Camaiore, ma che serve anche quei cittadini di Massarosa che si trovano nella parte della frazione che appartiene al nostro Comune”.

Poste Italiane, da anni – conclude il sindaco Mungai – gestisce in modo inaccettabile un servizio pubblico”. Io parlo per Massarosa ma la situazione è uguale almeno in tutta la provincia di Lucca. Hanno già avuto modo di sentirmi a voce e per scritto. Non escludo, se si continua di questo passo, iniziative ancora più clamorose”.

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