(foto Pomella)
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VERSILIA. Saranno ventidue gli uffici postali che chiuderanno nei piccoli comuni, per lo più montani, in Provincia di Lucca. Tra questi quelli di Valpromaro, Casoli e Pitoro, dove da giorni sta crescendo il movimento di protesta. Protesta a cui si è associato anche il Comune di Massarosa.

È questo l’esito del piano di ristrutturazione lanciato da Poste Italiane Spa, che naturalmente non piace né alle istituzioni, né alle forze politiche e sindacali.

Si teme infatti che le chiusure dei piccoli uffici comportino pesanti ricadute sul piano sociale e facciano diminuire i servizi per i cittadini.

Il presidente della Provincia, Stefano Baccelli, rivolge direttamente un appello al presidente della Regione Enrico Rossi, e a Oreste Giurlani, presidente dell’Uncem (l’unione nazionale degli enti montani), perché sollecitino Poste Italiane a sospendere immediatamente il piano di ristrutturazione e ad aprire un tavolo di confronto con gli enti locali.

“Le misure di riorganizzazione non possono essere gestite unicamente con criteri aziendali, bisogna valutare anche le ricadute che possono avere sul territorio e sulle fasce più deboli”, sostiene Baccelli, sicuro che “il presidente Rossi non lascerà cadere questo appello”.

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POSTE ITALIANE, MONTA LA PROTESTA DI CITTADINI E ISTITUZIONI

BELLEZZA E BENESSERE PROTAGONISTE A MASSAROSA