(foto Carlos Arocena)

VIAREGGIO. Una carovana festosa che ha voluto divertirsi, prima di tutto, senza che l’unico pensiero fosse bere sino ad ubriacarsi. “Una notte da pedoni” è stato un evento che ha fatto discutere, che ha riscosso consensi, ma anche critiche.

Ma a dispetto di chi pensava e affermava che si trattasse soltanto di una pedalata che favorisse la sbronza facile, l’iniziativa è piaciuta e, soprattutto, non ha oltrepassato alcun limite.

Oltre cinquanta i ragazzi che, muniti di bicicletta, sono partiti ieri sera (28 luglio) dal Chiringuito – il chiosco sulla pineta di Levante in Darsena – per poi raggiungere le varie tappe in programma, tra cui diversi bar del centro città.

C’era la musica, c’erano i volti sorridenti e spensierati perché per una volta sono stati liberi di vivere un sabato sera un po’ fuori dall’abitudinario. Hanno preso tutti da bere, ma in qualche caso (anche non sporadico) qualcuno ha preferito un succo di frutta o una coca cola, perché “Una notte da pedoni” non era – come più volte precisato da uno degli organizzatori, Michel Mecchi, un’esortazione ad ubriacarsi.

“Si stanno divertendo tutti – ha detto Mecchi in una delle tappe intermedie dell’evento, quella del Bar Ok – io stesso non ho bevuto. Le critiche sono state giuste, ci può essere qualche riferimento all’uso di alcol, ma non certo esplicito. Magari in futuro si potrebbe organizzare qualcosa contro l’uso di alcol. Io capisco che la giunta comunale a Viareggio sta affrontando un momento difficile, ma basta poco per mettere in piedi una cosa semplice e passare una notte tutti insieme, per essere contenti. Se ci saranno le condizioni in futuro, penso che ci sarà un seguito”.

Un successo tale che già diversi locali di Lido di Camaiore hanno contattato gli organizzatori per ripetere l’evento.

Ascolta l’intervista a Michel Mecchi

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