VIAREGGIO. “Dopo molte settimane dall’apertura della crisi Cav-Veolia, la Rete Ambientale della Versilia denuncia all’opinione pubblica la mancata predisposizione da parte del Cav di azioni di rivalsa atte a tutelare gli interessi dei cittadini versiliesi gravemente lesi, nel corso degli anni, dai comportamenti di Tev-Veolia.” Lo scrive in un comunicato la Rete Ambientale stessa.

“L’inspiegabile inerzia del Cav rende la situazione sempre più preoccupante e, molto banalmente, ci domandiamo quanto tempo sia ancora necessario affinché a Tev-Veolia sia presentato il conto dei danni ambientali ed economici subiti. Occorre comunque riconoscere che il ritardo accumulato è enorme: forse tale da compromettere l’esito di ogni legittima pretesa di risarcimento che i Comuni proprietari decidessero di avviare.

“Il sindaco Mungai deve essere consapevole che lui è il primo responsabile di questa grave negligenza: poiché non riesce a trovare validi motivi per intraprendere la strada del contenzioso né per lasciare la presidenza del Cav, come Rete Ambientale della Versilia gli consigliamo molto caldamente di dimettersi e di passare la mano a qualcuno in grado di prendere quelle decisioni che da mesi attendiamo.

“Poiché sicuramente non darà seguito in tempi utili alla decisione più volte annunciata di rassegnare le dimissioni dalla presidenza del Cav, gli ricordiamo che Veolia ha provveduto, già da tempo, ad avviare una procedura di concordato preventivo. Crediamo ragionevole che il curatore abbia inserito in inventario i crediti vantati da Veolia nei confronti dei poveri comuni della Versilia per una cifra ammontante, presumibilmente, intorno a 22 milioni di euro.

“Ora, poiché l’assemblea dei creditori è convocata alla fine di settembre, ci sembrerebbe opportuno che il Cav facesse pervenire formalmente a Tev-Veolia la quantificazione del danno economico subito e la relativa richiesta di risarcimento.

“Si tratta di cifre milionarie derivanti dalle scellerate pratiche di esercizio utilizzate per la gestione di Falascaia e Pioppogatto, dal mancato riconoscimento in tariffa del pieno valore del Cip 6, degli ammortamenti milionari pagati per un impianto spazzatura. Crediamo, inoltre, che sarebbe opportuno che la quantificazione dei danni fosse accompagnata da una richiesta di sequestro cautelativo dei crediti pretesi da Veolia.

“Il tutto naturalmente è da organizzare prima della data della convocazione dell’assemblea dei creditori necessaria per approvare il piano economico predisposto dal curatore.

“Onestamente, considerando che lo sforzo fin qua profuso dal Cav si sostanzia essenzialmente in una paginetta di nota legale predisposta ormai due o tre mesi fa, come Rete Ambientale della Versilia riteniamo opportuno, per tutte le ragioni sopra riportate e a fronte delle gravi inadempienze contrattuali registrate e mai denunziate, che la presidenza del Cav passi di mano e che la difesa dei diritti dei cittadini versiliesi sia finalmente riposta in mani più determinate.

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