(foto Marco Pomella)
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 MARINA DI PIETRASANTA. “Il commissario governativo Bondi si è comportato come se dovesse risanare un’azienda di yogurt o di latte. Ma la sanità è una questione delicata”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervistato dal giornalista Luca Telese al Caffè della Versiliana di Marina di Pietrasanta.
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 Rossi ha giustificato gli aumenti – per i redditi superiori a 36 mila euro, crescenti in base a scaglioni di reddito – dei ticket sanitari in Toscana con i tagli subiti dal Governo di Roma. “Solo in Toscana il ministero della Salute – ha spiegato Rossi – ha tagliato il 7-8%, ossia mezzo milione di euro nel 2013. Ormai, a parte il finanziamento di 80 milioni per per il trasporto pubblico locale, alla Toscana dal Governo Monti è stato tagliato tutto. Ma non possiamo abbandonare lo stato sociale conquistato”.
 Una ragionamento seguito anche dall’altro ospite del Caffè della Versiliana, il sindaco di Genova Marco Doria. “Io come primo cittadino passo per le strade e per i quartieri della mia città, e tocco con mano i problemi della gente. Ho invece l’impressione che chi ricopre certi ruoli a Roma – ha aggiunto Doria – abbia perso il contatto con la realtà. Sia quando si pensano meccanismi assurdi come quello del patto di stabilità che quando si studiano a tavolini tagli senza aver nessun contatto con le realtà locali”.
(foto Marco Pomella)
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 Il governatore Rossi ha parlato anche del trasporto pubblico e del previsto aumento dei biglietti di pullman e treni. “Inevitabile – ha spiegato – per non essere costretti ad eliminare il servizio ad ampie fasce di popolazione. Aumentiamo il biglietto, salvaguardando le fasce più deboli. In questo settore – ha detto il presidente di Regione – è possibile un risparmio: per questo abbiamo indetto una gara per ‘sbaraccare’ le 14 aziende che oggi gestiscono il servizio pubblico ed averne una sola. In questo modo  – ha aggiunto – risparmieremo, ad esempio, sul personale. La gara prevede inoltre che l’azienda vincitrice effettuerà il cambio del parco macchine, con investimenti di 30 miliardi l’anno per 10 anni”.
 “La crisi e la recessione che stiamo vivendo – ha aggiunto Enrico Rossi – è la più difficile e lunga che abbiamo mai visto. A risentirne sono soprattutto i giovani, i disoccupati, i precari e il mondo produttivo come artigiani, piccole imprese e commercianti”.
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