VIAREGGIO. Erano le due di ieri pomeriggio (17 agosto) quando la sala operativa della Capitaneria di porto di Viareggio riceveva la richiesta di aiuto da una barca in avaria a circa tre miglia dal porto di Viareggio.

A bordo un ventiquattrenne viareggino privo di radio e cellulare. Alla deriva in mezzo al mare richiamava, però, l’attenzione di un’altra barca che passava nelle vicinanza che prontamente rilanciava la richiesta d’aiuto.

Immediatamente si sono quindi attivati gli uomini in divisa bianca che inviavano in zona una ditta specializzata nel rimorchio di unità in difficoltà.

Giusto il tempo di arrivare in zona ed iniziavano le manovre di rimorchio dell’unità ferma in mezzo al mare, mentre, i marinai di via Oberdan, mantenevano il contatto costante con l’unità che aveva rilanciato il grido di aiuto.

Verso le 16.30 l’unità in avaria faceva rientro in porto con la persona a bordo, un po’ scossa ed affaticata per l’accaduto, ma in buona salute.

Dai primi accertamenti si è potuto verificare che il blocco del motore era stato provocato da una cima che si era attorcigliata all’elica.

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