dal nostro inviato

TERRACINA. Forse avrebbero meritato pure loro lo scudetto. Almeno quanto i giocatori allenati da Stefano Santini, non fosse altro per i 476 kilometri che hanno macinato per vedere i loro beniamini contendersi lo scudetto. Stiamo parlando dei venti viareggini che questa mattina (19 agosto) si sono trovati alle 8 in piazza Mazzini e hanno presto il pullman organizzato dal Viareggio Beach Soccer per la finalissima di Terracina.

L’amarezza per il 7-4 finale in favore dei laziali non ha certo rovinato l’atmosfera del viaggio, che ha avuto in Edoardo Fazzini, noto ultras viareggino, l’indiscusso mattatore. Nonostante avesse detto di voler dormire nel lungo tragitto da Viareggio a Terracina, ha regalato risate a non finire alla comitiva bianconera: non c’è stato tifoso che sia stato risparmiato dai suoi sfottò, nemmeno la bella e simpatica Susy Cinquini, tra le pochissime esponenti del gentil sesso nella trasferta in terra laziale.

Un vero e proprio clima da gita scolastica, tant’è che qualcuno ha scherzosamente chiamato “il prof” chi, dopo ogni sosta, verificava che a bordo ci fossero effettivamente tutti i passeggeri.

Dopo sei ore di viaggio i tifosi hanno raggiunto l’albergo dove alloggiavano i giocatori che, dal canto loro, hanno accolto con sorrisi ed abbracci i loro concittadini. Le due ore che hanno preceduto il fischio d’inizio della finalissima sono trascorse all’insegna del relax e della tranquillità, con qualche chiacchierata per stemperare la tensione, un caffè collettivo e foto di rito.

L’intera squadra è poi salita a bordo dell’autobus ed ha raggiunto il beach stadium assieme ai tifosi attorno alle 16.30. Una volta arrivati al campo, i sostenitori hanno occupato la tribuna lato mare, sfoggiando l’immancabile bandiera di Burlamacco che, complice la diretta televisiva su Rai Sport, ha contribuito alla promozione del Carnevale di Viareggio su tutto il territorio nazionale. Promozione a cui ha contribuito anche il vicepresidente Andrea Santini, giunto in terra laziale con diverse copie del dvd dei corsi mascherati sui viali a mare, realizzati dalla FramEvents dei fratelli Marco e Stefano Santini.

Nonostante il tifo caloroso per tutti i trentasei minuti di gioco, i ‘ragazzi del muraglione’ vedono svanire proprio sul più bello il sogno tricolore. Ma per Viareggio resterà comunque una giornata storica.

Ecco, allora, che il clima rimane sereno anche nel viaggio di ritorno. Anzi, alcuni giocatori decidono di fare rientro a Viareggio insieme a quei venti tifosi, “gente di mare pronta a tutto”, anche a sobbarcarsi quasi 500 kilometri in una domenica da bollino rosso per sostenere la propria città. E l’atmosfera si fa ancor più chiassosa.

Il più scatenato di tutti è Giacomo Valenti, che offre da bere a compagni di squadra e sostenitori all’autogrill e, soprattutto, fa partire i cori più coinvolgenti.

Passano le ore, cala la notte e la comitiva, da chiassosa, si fa pian piano silenziosa. Si prova a schiacchiare un pisolino prima di giungere a destinazione. Sui seggiolini dell’autobus si vedono volti assonnati ma comunque distesi e felici.

Dopo le epiche trasferte del Viareggio Calcio in motorino e, addirittura, in nave, dopo l’esodo a Bassano del Grappa per la qualificazione semifinale che valse al Cgc di hockey su pista la prima finale della sua storia, ecco che un altro capitolo da aggiungere alla saga dei vari “Io c’ero” è stato appena scritto.

Simone Pierotti

Ascolta l’atmosfera del pullman dei tifosi del Viareggio Beach Soccer

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beach soccer finale scudetto pullman terracina trasferta viareggio

ultimo aggiornamento: 19-08-2012


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