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VIAREGGIO. “La perturbazione in arrivo colpirà soprattutto il Nord, Toscana e Lazio”: è questo il verdetto di Sergio Brivio, direttore di 3bmeteo.com. In particolare saranno Alpi, Triveneto e Lombardia le regioni maggiormente coinvolte dal peggioramento, dove ci potrebbero essere anche locali nubifragi, con forti grandinate e accumuli anche superiori ai 50mm in poco più di un’ora. Qualche temporale di moderata entità anche in Liguria, essenzialmente tra le province di Genova e La Spezia, ma secondo 3bmeteo.com nulla di cui preoccuparsi.

La giornata di domani domenica 26 agosto sarà caratterizzata da acquazzoni anche su Toscana, Lazio, Umbria Marche. Infine entro lunedì mattina qualche piovasco, poco organizzato, raggiungerà anche Puglia, Molise, Campania, Calabria Tirrenica e Nord Sicilia, le ultime ad essere liberate dalla bolla di calore. Il calo delle temperature sarà moderato, mediamente di 3-5 gradi: in compenso i venti asciutti di maestrale daranno una percezione di frescura maggiore. Prestare attenzione alle uscite in mare.

Il caldo tornerà alla riscossa quanto prima. “Ma si tratterà di una toccata e fuga e il caldo presto tornerà”, prosegue Brivio. “Già da martedì e sino a fine mese tornerà l’anticiclone africano: le temperature subiranno un nuovo aumento.

“Il picco del caldo è previsto al Sud tra giovedì e venerdì, con punte di 36-38 gradi. Tra il 31 agosto e il 1° Settembre si potrebbe concretizzare un cambiamento più incisivo, con l’ingresso di aria fresca dal Nord Europa e temporali sparsi su gran parte dello Stivale. Settembre indosserà ancora i panni estivi ma mostrerà un numero maggiore di spunti freschi e temporaleschi.”

Ormai si può affermare che questa estate passerà alla storia come una delle più calde degli ultimi 70 anni, probabilmente seconda solo al 2003. Ma perchè le ondate di calore negli ultimi anni risultano più lunghe e durature? Perché prevalgono gli scambi di calore lungo i meridiani e le masse d’aria calda dal Sahara raggiungono l’Italia più facilmente, spiegano da 3bmeteo.com.

Per questo motivo le ondate di calore in estate sono divenute più lunghe e durature come nel 1994, nel 1997, nel 1998 e nel 2003. Si ipotizza che una delle cause sia un riscaldamento delle acque del Nord Atlantico che costringe la fascia anticiclonica sub tropicale a dilatarsi verso Nord ed invadere il Mediterraneo.

Global warming? I dati a disposizione sono pochi. Sebbene tutto questo sia in linea con un mondo più caldo, può essere però anche ascrivibile ad una normale variabilità climatica.

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ultimo aggiornamento: 25-08-2012


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