CUOGHI: “NON BISOGNA PRENDERE GLI SCHIAFFI PER POI REAGIRE”

stefano cuoghi
Foto Gabriele Noli

dal nostro inviato

EMPOLI. “Mi auguro che il vero Viareggio sappia far meglio di quanto offerto nel secondo tempo. Quello è il vero obiettivo”. Eccola, la risposta di Stefano Cuoghi, allenatore del Viareggio, alla domanda che sorge spontanea dopo il 2-2 delle zebre contro il Pontedera: qual è il vero Viareggio? Quello che nel primo tempo concede due reti all’avversario e rimane pure in inferiorità numerica, o quello che nella ripresa tira fuori l’orgoglio e va addirittura a sfiorare il successo?

Mister Cuoghi avrà a disposizione ancora una settimana per scoprirlo, in vista dell’esordio in campionato ai Pini contro la Paganese. “Dobbiamo essere più brillanti e coraggiosi: non c’è bisogno di prendere degli schiaffi per poi reagire, dobbiamo essere noi i primi a darli.

“Non esiste, poi, che una squadra sia scarsa nel primo tempo e poi si trasformi in un gruppo di fenomeni nella ripresa: è evidente che ci sono dei blocchi mentali che potranno essere superati con più autostima e serenità.”

Rispetto alla sconfitta con il Gavorrano, che sarà con ogni probabilità rovesciata con una vittoria a tavolino in favore delle zebre, Cuoghi vede comunque dei passi in avanti: “Siamo stati più ordinati in fase difensiva, almeno nei primi 20 minuti. Nel secondo tempo siamo stati più aggressivi, non abbiamo avuto paura di rischiare e di pressare alto.

“Nella ripresa abbiamo, di fatto, giocato con un centrocampo a due. Maltese è stato stratosferico, ma anche Pizza e Guerra hanno giocato davvero bene. E poi vorrei citare Perinelli, questo ragazzo classe ’95 che ha fatto la sua parte con grandissima dignità.”

E la coppia d’attacco formata da De Vena e Magnaghi? “Nel primo tempo non mi sono piaciuti, nella ripresa sono andati bene. Hanno delle grandi potenzialità.”

Chiusura sul mercato. “Parlo sempre di mercato con mia moglie, quando dobbiamo andare a comprare le pesche o altro”, scherza Cuoghi, che poi torna a fare sul serio. “Abbiamo ancora cinque giorni a disposizione, ma vorrei sottolineare che l’obiettivo della società non è comprare giocatori per il gusto di spendere soldi.

“La dirigenza sta lavorando in perfetto accordo: abbiamo le nostre esigenze di budget, se riusciamo a portare a casa dei nuovi acquisti seguendo quelli che sono i dettami della società è certamente un bene. Ma, ripeto, non verranno presi dei giocatori solo per il gusto di farlo.

“Se arriverà qualcuno sarà solo nell’interesse di migliorare la nostra rosa e di renderla più numerosa.”

Simone Pierotti

Ascolta l’intervista a Stefano Cuoghi

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