SERAVEZZA. Chiuso e disinfettato. Il campo rom di Querceta, oggetto di numerose polemiche nelle ultime settimane, non esiste più. Stamani (1 settembre) sono state fatte allontanare le ultime tre famiglie. Dopo di che il Comune, assieme all’Ersu, ha demolito le ultime baracche, tende e roulotte presenti e ha sterilizzato il terreno.
“Il campo rom – conferma il primo cittadino di Seravezza, Ettore Neri – è stato chiuso stamani. In parte i rom, circa 45 persone, erano già state fatte rientrare in Romania, dove grazie ad un progetto seguito dall’associazione Berretti Bianchi, hanno potuto acquistare dei terreni, sistemare alcuni edifici ed avviare una azienda agricola. L’altra metà dei circa 85-90 rom sparsi sul nostro territorio è stata trasferita. Una parte in roulotte in zone tranquille nostre del nostro Comune. Una parte, una sola famiglia, a Ponte Stazzemese, in un appartamento, grazie alla collaborazione con la famiglia di Stazzema, i Berretti Bianchi e il Comune di Forte dei Marmi”.
“Nel campo stamani rimanevano una decina di persone, divisi in tre roulotte, che abbiamo sistemato in un parcheggio dell’area terminal di Querceta, in attesa di collocarli in una situazione meno problematica e più idonea per loro”.
Il campo quindi stamani è rimasto deserto. “Lo abbiamo pulito e disinfettato con la collaborazione di Ersu, e chiuso definitivamente”, dice Ettore Neri.
Una risultato ottenuto grazie all’adesione di un progetto della Regione Toscana (assessorato al sociale) che ha seguito passo passo il percorso del Comune di Seravezza. “Ogni decisione presa – spiega Neri – è stata presa di concerto anche con il comitato sulla sicurezza in sede di Prefettura, con tutte le forze dell’ordine”.
“La chiusura del campo rom – commenta Neri – chiude le polemiche forti, spropositate e violente di questi ultimi mesi. Abibamo dimostrato che ragionando con calma si ottengono risultati concreti, cosa che non avverrebbe se si affrontasse il problema con la violenza o seguendo altri principi”.
