VERSILIA. “No alla riapertura dell’inceneritore di Falscaia”. Lo chiedono a gran voce la Sinistra Critica Versilia e il Partito Comunista dei Lavoratori.

“E’ una lotta infinita. Non basta che la Provincia abbia messo fuori dal piano l’inceneritore, non bastano le lotte di anni dei comitati. non basta gli scontri con la polizia, la lobby inceneritorista, protetta e foraggiata dai soliti partiti trasversali e dalle istituzioni di livello statale e regionale sono sempre in agguato pronte a rimergere e a pretendere nuovi impianti e la riapertura dei vecchi.

Ma perché? In fondo produrre energia dai rifiuti non è conveniente: il costo al kw èpiù o meno, il doppio diqualsiasi altra fonte di energia. E’ semplice: vogliono gli incentivi statali, cioè elergiti con soldi  pubblici cioè i nostri. Sono sempre i soliti im-prenditore abituati a im-prendere con i soldi altrui e a considerarli propri. Scomparso il famigerato Cip 6 sono rmasti gli incentivi alle fonti rinnovabili di cui, udite, udite, gli inceneritori fanno parte e, sempre i soliti prenditori inceneritoristi si succhiano il 70% di questi incentivi, il restante 30% se lo dividono le fonti veramente rinnovabili: eolico e fotovoltaico. La battaglia di lungo respiro quindi è, ancora una volta, contro Governi per far togliere dall’elenco  dalle rinovabili gli “imbucati”  inceneritori – cogeneratori e con qualsiasi altra definizione vogliano chiamare quelle dannate stufe”.

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