ALLA FRANCO CERVIETTI IL PREMIO ALVEARE 2012. ARNALDO GALLI CONSEGNA IL RICONOSCIMENTO

DSC5670 CAMAIORE. L’VIII Edizione del Premio l’Alveare è stato assegnato all’azienda di Pietrasanta Franco Cervietti, azienda del settore lapideo e della lavorazione artistica del marmo che ha mantenuto negli anni una forte connotazione artigianale.

È stata infatti, tra le 17 aziende partecipanti al Premio, ritenuta la più “idonea” per la tematica dell’anno: Unicità Produttiva e radici
Territoriali, quali elementi di strategia competitiva.

A seguire le motivazioni che hanno portato il collegio giudicante ad eleggere il vincitore:  Per l’Unicità Produttiva ed il forte Radicamento Territoriale che da sempre caratterizzano e valorizzano l’importante attività imprenditoriale.Per l’abilità, l’originalità, la storicità, il senso di appartenenza e l’orgoglio trasferito per la propria Artigianalità.

Per la costante e ripetuta valorizzazione del lavoro manuale, quali elementi distintivi del proprio know how e del grande valore aggiunto dell’impresa. Per il mantenimento della buona lavorazione artistica del prodotto, tipico elemento territoriale, per la costanza, la determinazione e l’impegno profuso, nel trasferimento e nella formazione delle giovani competenze. Per la creatività dimostrata, gli elevati standard di qualità del prodotto, per la specializzazione ed i risultati raggiunti, affinchè rimanga cosciente e duraturo il Valore della Tradizione Artistica Manuale.

DSC5538 L’impresa è una delle poche del nostro territorio versiliese a mantenere una lavorazione quasi interamente manuale con una formazione di giovani, che imparano il mestiere, affiancati dal titolare, grazie all’esperienza sul campo. Delle 17 imprese presenti e partecipanti al Premio, si è ritenuto di dover conferire un riconoscimento speciale all’azienda Le Botteghe della Cartapesta, per il forte radicamento territoriale e la unicità produttiva. A seguire le motivazione che hanno portato a assegnare il riconoscimento, consegnato all’azienda dal decano del Carnevale, Arnaldo Galli, acclamato
dall’intera platea presente nell’auditorium.

Per il forte senso di appartenenza a valori fondamentali come  l’Integrità, la Correttezza, la Valorizzazione e l’attenzione verso  il Prossimo.  Per l’altissima professionalità corrisposta da una sempre e puntuale competenza tecnica ed abilità artistica nel REINTERPRETARE un materiale “povero” fino a renderlo oggetto di design. Per  un vigile occhio alla tutela ambientale e per il valore fortemente didattico nel tramandare un lavoro “antico” e profondamente legato al territorio,  alle generazioni future, affinché non perdano ma rafforzino le proprie radici territoriali.

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