Foto Paolo Salvetti

VIAREGGIO. 400 partite. Tante, tantissime. Sintesi in cifre di una carriera passata a parare in giro per l’Italia, prima di fare ritorno nell’amata Viareggio. Massimo Gazzoli vivrà una domenica sicuramente speciale a Benevento. Perché un traguardo simile non si raggiunge così tanto facilmente.

Attualità, prima di tutto, però. I bianconeri domenica hanno superato la Paganese 2-1, alla faccia di chi, scettico, non avrebbe puntato un euro su di loro: “Sulla carta sembrava una gara difficile. Abbiamo disputato un’ottima partita, presentandoci bene alla prima di campionato. Sicuramente abbiamo sofferto di più nel finale, dopo 70 minuti eravamo stanchi. Ma sono state ben altre le partite in cui abbiamo rischiato”.

E un paio di giorni di prima dal mercato erano arrivati acquisti a grappoli: “I quattro che sono arrivati ci daranno una mano. Non eravamo riusciti ad esprimerci come pensavamo in Coppa Italia, ma in campionato le cose sono subito andate meglio”.

Passato alle spalle, futuro nel mirino. Rotta su Benevento, con tanto entusiasmo e la tranquillità di non avere nulla da perdere: “Andiamo là con la mente sgombra, chi lo dice che dobbiamo tornare a casa solo con un punto? L’importante è tirar fuori una prestazione importante. Ora come ora bisogna pensare partita per partita. Rispetto agli altri anni siamo partiti da un gradino più alto”.

Il pensiero fa un nuovo salto nel buio, ad un ex compagno che domenica le zebre se lo ritroveranno da avversario: “Cristiani è rimasto nei nostri cuori ed è stato l’emblema del Viareggio dell’anno scorso. A Benevento farà più fatica, perché lì va più avanti chi ha più nome. Ha comunque fatto la scelta giusta, perché è un ottimo giocatore”.

E poi eccolo, il grande traguardo. Quello di cui gli addetti ai lavori della Lega Pro – almeno quelli più documentati – hanno parlato in questi giorni. Ma guai a parlare, per questo motivo, di gara speciale: “Arrivare a 400 partite da professionista mi fa pensare che forse sono un po’ vecchio. Quando ero giovane avevo sperato di arrivare a 500. Sarà difficile raggiungere questo obiettivo, ma se la schiena regge ancora bene potrei anche farcela. A parte gli anni in cui ho fatto il secondo a Empoli e Genova ho sempre giocato, quindi in questo senso non ho rimpianti”.

Gran parte del tifo bianconero ha indicato in Monza-Viareggio, gara vinta dai bianconeri 1-0 nell’andata dei play-out dello scorso anno, una delle più belle partite disputate da Gazzoli: “Per me giocare nel Viareggio è una sensazione particolare e a volte anche faticoso, perché è la squadra per cui ho sempre fatto il tifo. Io l’anno scorso ero un po’ demotivato per una serie di situazioni. Le due gare contro Tritium e Monza del maggio scorso mi hanno fatto tornare la voglia di giocare”.

Chiusura sull’altro portiere in rosa, Furlan: “Jacopo è un ragazzo bravo, che pur stando dietro, potrà comunque imparare tanto. Il discorso del “Gazzoli chioccia” va affrontato a priori. Io sono per la definizione dei ruoli: un portiere che gioca e l’altro che fa il secondo”.

Ascolta l’intervista a Massimo Gazzoli

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ultimo aggiornamento: 07-09-2012


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