Foto Simone Pierotti

VIAREGGIO. Manca solamente una risposta affermativa da Managua, dal Ministero del Turismo del Nicaragua, e poi un carico di oltre 20 mascheroni made in Viareggio salperà alla volta dell’America Centrale. Lo conferma Fabrizio Galli, presidente dell’Assocostruttori, in trepida attesa di un cenno sul fronte del progetto Nicaragua.

“Abbiamo già inviato a loro le foto delle maschere che verrebbero utilizzate sia per il Carnevale acquatico di San Carlos che per quello itinerante di Managua”, fa sapere il costruttore. “Da Viareggio partirebbe una composizione per una delle grandi zattere di San Carlos. Si tratta di imbarcazioni lunghe 40 metri e in grado di sostenere fino a 300 tonnellate di peso. Dunque, potrebbero trasportare anche tre carri in un colpo solo.” Potrebbe essere un’idea negli anni futuri? “Perché no?”, risponde il carrista, tra il serio e il faceto.

Prima, però, bisogna attendere che la trattativa vada in porto. In caso di risposta positiva da Managua, in America centrale andrebbero la testa della fenice dei fratelli Luigi e Uberto Bonetti, la testa dell’indigeno realizzato nel 2011 da Enrico Vannucci, la testa del mostro di Alessandro Avanzini sfilato sui viali a mare pochi mesi fa e la sirena con in braccio Silvio Berlusconi opera di Fabrizio Galli. E ancora: le amazzoni dei fratelli Bonetti del carro dell’alieno dello scorso anno, alcune decorazioni della costruzione che Emilio Cinquini dedicò un anno fa ai Maya, le acciughe di Franco Malfatti, i fiori di Jacopo Allegrucci per il carro dello struzzo, i velociraptor di Massimo Breschi e, infine, le donne realizzate da Giampiero Ghiselli. “Proprio questa è stata inserita su precisa indicazione dei nicaraguensi”, aggiunge Galli. “Hanno visto le foto sulla rivista ufficiale e ne sono rimasti affascinati.”

Non tutti questi pezzi saranno collocati sulla zattera a San Carlos: alcuni, infatti, verranno utilizzati come addobbi nelle strade.

I tempi stringono, ma il carrista si mostra fiducioso. “Ormai dovrebbe essere questione di giorni, ma secondo me riusciremo a ricavarne qualcosa di interessante. Questo potrebbe essere un punto di appoggio per lavori successivi.”

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