(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

 MASSAROSA. “Vogliamo esprimere la nostra soddisfazione per l’approvazione definitiva della Variante al Regolamento Urbanistico di Massarosa. Un procedimento che trae le proprie fondamenta da una delibera della Giunta Larini del febbraio 2008 che consapevole della problematica del dimensionamento derivante dal Piano Strutturale approvato nel 2004 ai sensi della vecchia Legge Regionale n. 5/95 grazie alle sostanziali modifiche intervenute con la Legge Regionale n. 1/2005 ha modificato il calcolo del dimensionamento da n. di alloggi a SUL rendendo in tal modo possibile mettere la parola fine ad una situazione di stallo che non si era verificata solo a Massarosa, ma in tutti quei Comuni che avevano aggiornato gli strumenti urbanistici tra il 1995 ed il 2004″.

Lo scrive il gruppo consiliare del Pdl di Massarosa, alla luce dell’approvazione della variante avvenuta questa mattina (29 set) in consiglio comunale, dopo il consiglio ‘saltato’ per mancanza di numero legale che aveva sollevato un vespaio di polemiche.

 “La nostra posizione in sede di adozione – spiega il capogruppo Fabio Francesconi – era stata di astensione, in quanto avevamo subordinato un cambio di rotta nel caso che nostre osservazioni una volta presentate fossero state accolte dall’attuale Amministrazione. Così sia in sede di Commissione che in Consiglio Comunale è avvenuto e pertanto coerenza ha voluto che anche il nostro Gruppo abbia votato a favore di un provvedimento che seppur a livello di normativa generale, può creare condizioni di sviluppo di un’economia che al momento è paralizzata”.

“In merito alle varie proposte da noi presentate vogliamo tra l’altro ricordare: l’abbassamento della superficie minima degli alloggi da mq. 80 a mq. 60 per alcuni interventi edilizi, l’ aumento in deroga elevato a mq. 35 di Superficie Utile Lorda per ogni abitazione esistente ; il definitivo chiarimento sulla possibilità di realizzare pertinenze quali ad esempio garage e locali termo per ogni unità immobiliare; maggiori possibilità di recupero di manufatti di superficie inferiore a mq. 36″.

 

(foto Pomella)
(foto Pomella)

 “Per il mondo produttivo l’eliminazione definitiva del contributo previsto di € 200,00/mq che veniva richiesto nel caso di interventi di riqualificazione su fabbricati produttivi esistenti in zone prettamente residenziali (vedi ad esempio i casi nella frazione di Bozzano) e che di fatto ha fino ad oggi bloccato qualsiasi iniziativa di riqualificazione delle ex aree produttive”.

“Quanto sopra, vogliamo ribadirlo si è svolto grazie ad un clima favorevole nella condivisa consapevolezza che tutti dovevamo lavorare per cercare di trovare soluzioni e risposte concrete atte a superare gli attuali ostacoli dovuti alla crisi generale in atto ed è anche la risposta a chi invece proprio in questi giorni ha accusato impropriamente il nostro Gruppo di non fare proposte ed uscire solamente con comunicati stampa che dicono sempre le solite cose”.

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