VIAREGGIO. “Si farà il Carnevale nel 1961?”, titolavano i quotidiani locali all’indomani del rogo che il 29 giugno 1960 divorò tutti gli hangar dei carri in via Machiavelli. La stessa domanda, a oltre 50 anni di distanza, inizia a porsela qualche cittadino, con la speranza che arrivi un lieto fine come avvenne mezzo secolo fa. E quella ancora in corso sarà una settimana decisiva per le sorti della manifestazione.

Oggi mercoledì 3 ottobre a mezzogiorno, infatti, si incontreranno il subcommissario del Comune con delega al Carnevale Samuele De Lucia e, in rappresentanza della Fondazione Carnevale, il presidente Alessandro Santini, il direttore generale Marco Francesconi e Alessandro Lemmetti del collegio dei sindaci revisori.

Argomento dell’incontro sarà il contributo economico del Comune di Viareggio alla manifestazione. Sia quello che Burlamacco attende ancora dall’edizione passata, fissato in un milione e 916mila euro, sia i fondi necessari all’organizzazione e gestione della prossima edizione – ovvero un milione e 400mila euro. Perché, volendo citare una celebre canzone del Carnevale, numerosi sono i creditori che “aspettan che tu paghi”. E i carristi, da parte loro, chiedono che gli acconti per la realizzazione delle loro costruzioni siano versati con puntualità.

Ma quello in agenda nella giornata odierna non è l’unico incontro cruciale per le sorti del Carnevale. Come già annunciato, infatti, a Palazzo delle Muse arriveranno il 6 ottobre i parlamentari della zona per discutere gli argomenti da portare all’ordine del giorno del tavolo istituzionale convocato il 19 ottobre a Firenze, negli uffici della Regione Toscana. E, nel frattempo, Santini si vedrà con Stefano Baccelli, presidente della Provincia di Lucca: si parlerà del contributo che Palazzo Ducale stanzierà. La previsione è che siano confermati i 103mila euro di un anno fa – cifra già messa a bilancio – ma tutto dipenderà dalla sopravvivenza della Provincia di Lucca, il cui futuro rimane incerto alla luce della riforma delle amministrazioni provinciali da parte del Governo Monti.

Frattanto i carristi chiedono alla Fondazione Carnevale di posticipare di due settimane le date dei corsi mascherati (il primo è in programma il 27 gennaio, ovvero tra meno di quattro mesi, ndr): lo riporta il quotidiano Il Tirreno nell’edizione odierna. Evidentemente i costruttori hanno preso alla lettera un commento del collega Luciano Tomei, il quale su Facebook, tra il serio e il faceto, aveva detto che “siamo in anticipo per il Carnevale 2014”, sottolineando invece con amarezza i ritardi per l’edizione in programma tra pochi mesi.

Attualmente è previsto che i bozzetti siano presentati il 12 ottobre, con conseguente approvazione definitiva a 100 giorni dalla prima sfilata sui viali a mare. Troppo tardi, rispetto alla tabella di marcia. Per questo i costruttori avrebbero chiesto di iniziare il 10 febbraio.

È vero, come sottolinea l’articolo de Il Tirreno, che questo comporterebbe la revisione delle date dei rioni e dei pacchetti turistici. Ma è anche vero che c’è chi, come il Cgc Viareggio relativamente alla Coppa Carnevale, ha già deciso di partire più tardi rispetto alle date canoniche.

Se proprio vogliamo chiamare in causa la tradizione, è dal 1995 che il Carnevale di Viareggio, giusto o sbagliato che sia, sfora di una domenica in Quaresima. Semmai, i precedenti casi di sfilate andate in scena abbondantemente dopo il Martedì Grasso – 2004 e 2011 – parlano di incassi assai magri.

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