VIAREGGIO. “È inutile che il presidente dell’Assocostruttori scriva al commissario prefettizio Domenico Mannino o, addirittura, alla Regione Toscana o alla Provincia di Lucca: cosa volete che ne sappiano, loro, della pratica per il riconoscimento del Carnevale di Viareggio come Patrimonio Immateriale dell’Umanità dell’Unesco?”. Quella nota inviata dai carristi proprio non è piaciuta ad Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale.

“È pura demagogia”, commenta il numero uno di Palazzo delle Muse. “La nostra pratica è al sicuro a Parigi, tutti i vari passaggi necessari sono stati superati: rimane solamente da sapere in che anno otterremo il riconoscimento, che viene assegnato in base all’anzianità della presentazione della candidatura. Non siamo stati bocciati o scartati: siamo solo in attesa di essere ‘pescati’.

“Leggo, ad esempio, che quest’anno sarebbero inclusi un carnevale austriaco e uno brasiliano: evidentemente hanno fatto domanda prima di noi. Mi risulta, poi, che sia il 2016 l’anno in cui verranno assegnati altri riconoscimenti. Ad ogni modo, chiederemo lumi a Parigi, da dove comunque ci hanno fatto i complimenti per il materiale che abbiamo presentato.”

Come già immaginato da alcuni viareggini che hanno commentato la notizia sul web, è la politica l’ago della bilancia: “Ci vuole, ovviamente, una forte spinta politica a livello nazionale per caldeggiare una candidatura”, aggiunge Santini. “Non a caso, l’ex ministro del turismo Michela Brambilla aveva promosso il Carnevale di Viareggio a discapito del Palio di Siena, visto come una manifestazione che maltratta gli animali.

“È quindi il Governo che ha questo potere, non le Province o le Regioni. Io e l’ex sindaco Luca Lunardini eravamo andati a parlare con lei, per l’appunto. Mi auguro che il prossimo ministro del turismo si adoperi per il nostro Carnevale così come aveva fatto la Brambilla.”

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