VIAREGGIO. I più attenti cinefili conoscono il monologo di Roy Batty nel finale di “Blade Runner” e sanno che i suoi ricordi andranno perduti come ‘lacrime nella pioggia’. Dario Maltese, invece, difficilmente dimenticherà quanto accaduto sotto l’acquazzone nella partita con l’Avellino: nei secondi finali del primo tempo il playmaker bianconero, con la squadra in svantaggio per 1-0, tramuta in gol la punizione telecomandata di Giovinco. Il pallone si accocola con gentilezza in fondo alla rete e quell’istantanea sa tanto di liberazione per il genietto siciliano. Che corre davanti alla tribuna laterale, allarga le braccia e grida, grida di felicità.
“Ne avevamo parlato giustappunto giovedì scorso e finalmente questo gol è arrivato”, commenta Maltese al termine dell’1-1 finale. “Sono felice e dedico questo gol a mio padre che mi è sempre vicino e segue costantemente le mie gesta.”
Dalla gioia personale si passa, però, al rammarico per un pareggio che, alla luce dello spettacolo visto ai “Pini”, sta assai stretto al Viareggio. “È andata così e, tutto sommato, può anche andar bene, nonostante volessimo fortemente questi tre punti. Abbiamo avuto più di un’occasione per segnare un altro gol: penso ai due tiri di Matteo e al palo di Giovinco.”
L’obiettivo oggi è sfumato a causa del terreno di gioco bagnato, che ha limitato una squadra tecnica e sbarazzina come il Viareggio, ma anche per colpa di una direzione di gara che ha penalizzato le zebre. “Sorbo non aveva commesso fallo. L’arbitro, ad ogni modo, il rigore lo ha fischiato: inutile stare a protestare, non ritornerà sulle sue decisioni.
“Quanto al campo, nella seconda parte della settimana ci siamo allenati sotto la pioggia: abbiamo cercato di fare del nostro meglio.”
Ascolta l’intervista a Dario Maltese
