VIAREGGIO. “Forse ha ragione Celentano: per Viareggio c’è bisogno di decrescita. Sì, perchè più si avvicinano le elezioni, più si parla di candidati, di primarie, di bei programmi di sviluppo, magari coinvolgendo imprenditori e forze economiche cittadine pur di dire e proclamare quello che in gran parte non verrà mai fatto.” Lo scrive Jacopo Bonuccelli, attuale vicepresidente del cda della Fondazione Carnevale che si candidò a sindaco nel 2003 con la lista Viareggio Giovane e nel 2008 con Viareggio Nel Cuore.

“La crisi, che farà paura ancora per anni a livello internazionale e figuriamoci per Viareggio che ha un debito sull’orlo del dissesto finanziario, non permetterà la realizzazione delle opere e dei grandi progetti ritenuti necessari allo sviluppo.

“Il centrosinistra si porta dietro il peso di aver rafforzato il debito del Comune che non ha più permesso di far niente, addirittura non trovare spiccioli per tagliare l’erba, mentre il centrodestra si è marchiato nell’immobilismo totale, dovuto anche dall’obbligo di risanamento dei conti che non ha reso possibile alcune volte di poter realizzare e concretizzare.

“Le liste civiche, di cui posso parlare per esperienza diretta, purtroppo non riescono ad imporsi nella politica viareggina e lo scenario attuale che le vede spuntare come funghi non permetterà loro nemmono di superare lo sbarramento per accedere al consiglio comunale. Per quanto riguarda i grandi poteri economici, non credo che possano contare su consistenti pacchetti di voti, anche se forse auspicano un appoggio bipartisan tipo “governo tecnico della città”. Ma per quanto tempo ancora dobbiamo guardare spengersi la nostra Viareggio in nome del risanamento e dell’austerety?

“Quindi credo che la vera novità, la vera notizia della fantapolitica, il vero cambiamento nel far politica, in questo continuo susseguirsi di manifesti e candidati che creano curiosità come le notizie di gossip ma nessun interesse dell’opinione pubblica, sia il non candidarsi. Sì, l’autorottamazione, il non presentarsi alle urne se non richiesti, il non candidato.

“Il mio valore elettorale l’ho dimostrato e le mie capacità le ho messe a disposizione, quindi tutti nuovi, nessun riciclato. Se necessari a dare una mano, saremo qua a mettere l’esperienza al servizio della cittadinanza, e detto da me che ho 30 anni credo sia una bella novità.

“Tornando a Celentano, credo esista un solo punto di tutti i programmi che debba essere condiviso: l’essenza alla base dell’azione amministrativa, ciò che permetterà a Viareggio di rinascere e di far girare il volano economico e sociale, ossia la bellezza contro lo sviluppo infrastrutturale per non rovinare del tutto ciò che la natura c’ha regalato, appunto Viareggio.”

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