VIAREGGIO. La Federazione della Sinistra denuncia apertamente il rischio del licenziamento di 15 dipendendi della Cooperativa Crea. Secondo il portavoce Mario Navari le cause sono da ricondurre all’austerità e alla Spending Review.

“Doppia emergenza, sociale e occupazionale: 15 dipendenti della cooperativa Crea verso il licenziamento. L’austerità e la Speding Review mostrano i primi effetti concreti. A rischio lavoratori che coprono servizi alla persona, assistono anziani non autosufficienti, bambini e adulti con handicap e problemi di salute mentale.

Tagli inaccettabili per diverse ragioni. In primo luogo per gli assistenti sanitari, lavoratori con percorsi di formazione importanti e con decenni di esperienza, che rischiano di perdere il posto di lavoro. In secondo luogo per tutti coloro che usufruiscono dei servizi erogati dagli stessi assistenti sanitari, con conseguenze disastrose per il tessuto sociale e per le famiglie coinvolte. Famiglie private di uno stato sociale necessario.

Una logica che, distruggendo posti di lavoro, deprimerà ancor più l’economia imponendo in futuro altri tagli e che vede come superflui i costi per l’assistenza per chi si trova in situazioni di svantaggio. Soprattutto quest’ultimo aspetto ci sembra particolarmente grave perché si classifica chi è in maggiore difficoltà come una spesa superflua: imbarbarimento del vivere civile.

Per questo riteniamo utile qualsiasi incontro istituzionale e sindacale a tutti i livelli. Da parte nostra abbiamo inoltrato il problema alla Regione Toscana e riteniamo che il problema vada affrontato in modo organico, analizzando le risorse di ASL, della Società della Salute e dei comuni morosi a partire dal debito stratosferico di Viareggio. Valutare le spese e i servizi sostenuti da questi enti per ripristinare servizi a sostegno di salute, sociale e lavoro”.

Mario Navari Portavoce Federazione della Sinistra-Versilia (Prc-Pdci)

(Visitato 21 volte, 1 visite oggi)

I SINDACI DELLA VERSILIA: “MASSIMA ATTENZIONE PER LA CREA”

GAMBETTA VIANNA (PIÙ TOSCANA): “TROPPO SEMPLICE TAGLIARE TRENI E CHIUDERE LE STAZIONI”