LUCCA. «Un mondo migliore senza la pena di morte» è il titolo scelto per celebrare i dieci anni della Giornata Internazionale delle «Città per la vita», la grande mobilitazione internazionale per indicare la forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale, in Italia organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio ogni 30 novembre, giorno in cui ricorre l’anniversario dell’abolizione della pena capitale nel Granducato di Toscana, datata 1786.

Le celebrazioni di quest’anno sono destinate a lasciare il segno perché vedranno la partecipazione di un’importante testimone di questa battaglia: Tamara Chikunova, una delle massime esponenti della ‘World coalition against the death penalty’, composta da oltre 130 organizzazioni, impegnate nella difesa dei diritti umani e fondatrice dell’associazione ‘Madri contro la pena di morte’. Una testimone d’eccezione, dunque, che sarà a Lucca per due incontri a Palazzo Ducale (Sala Mario Tobino), uno domenica 2 dicembre alle ore 16:00, aperto a tutta la cittadinanza e il secondo in programma lunedì mattina e dedicato agli studenti delle scuole superiori di Lucca.

Quella proposta dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Scuola per la Pace della Provincia e dall’amministrazione provinciale, quindi, è un’occasione unica per confrontarsi con chi ha vissuto in prima persona il dramma dell’esecuzione capitale e ha scelto di reagire, abbandonando ogni sentimento di rivalsa, dedicando, invece, tutte le proprie energie alla battaglia abolizionista.

Anche la presidente della VII Commissione consiliare (Politiche sociali, Scuola e cultura), Simona Bottiglioni, ieri (giovedì 29 novembre), nel corso del consiglio provinciale ha voluto ricordare l’importanza di questa ricorrenza e il senso della partecipazione alle iniziative: «La Provincia di Lucca, già a partire dal 2008, attraverso l’operato e l’impegno della Scuola per la Pace, ha condiviso e sostenuto la causa dell’abolizione della pena di morte». Bottiglioni ha anche ricordato che Lucca fa parte delle 1465 città che sostengono la campagna ‘Città per la vita’ «perché l’abolizione di tale pena – ha detto – possa soprattutto intendersi come un percorso culturale che apre una riflessione sull’inviolabilità della vita umana».

Tamara Chikunova, 63 anni, di nazionalità russa, viene da Tashkent, capitale dell’Uzbekistan, ma vive spesso fuori dal suo Paese. Suo figlio Dmitrj, condannato a morte nel 1999, venne ucciso il 10 luglio 2000 a soli 29 anni. Lei non fu avvertita dell’esecuzione, dunque non riuscì neppure a salutarlo un’ultima volta. In seguito alla sua tragedia familiare, Tamara decise di fondare l’associazione ‘Madri contro la pena di morte e la tortura’, assieme ad altre donne che, come lei, avevano perduto i propri figli in una esecuzione capitale. L’azione svolta da Tamara, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio e con altre organizzazioni umanitarie, ha contribuito al conseguimento della cancellazione della pena di morte in Uzbekistan, avvenuta il primo gennaio 2008.

Ma Lucca darà visibilità all’adesione a questa campagna anche in altre forme, come attraverso la proiezione sulle Mura urbane del titolo della manifestazione e con la sua pubblicizzazione attraverso appositi stendardi, come quello che già oggi campeggia a Palazzo Ducale, sulla facciata di Cortile Carrara. Inoltre fino al 3 dicembre è aperto uno spazio di riflessione e sensibilizzazione sul tema della pena di morte.

Per informazioni: Comunità di Sant’Egidio (348/1558991) o Scuola per la Pace della Provincia di Lucca (0583/417481).

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